CGIL CONTRO GLI AUMENTI DEL TRASPORTO PUBBLICO: “ROBIN HOOD AL CONTRARIO NELLE AREE INTERNE”

La Cgil L’Aquila lancia un duro attacco ai governanti regionali, accusandoli di comportarsi come “Robin Hood al rovescio”, sottraendo risorse alle aree meno attrattive per trasferirle in altre zone della regione. La denuncia nasce dall’introduzione, lo scorso luglio, dell’aumento dei costi dei biglietti per il servizio di trasporto della società partecipata Tua, una misura che colpisce particolarmente i residenti nella provincia dell’Aquila.

A peggiorare la situazione, secondo la Cgil, è l’impossibilità per gli aquilani di usufruire del biglietto unico, disponibile invece in altre parti della regione, che rende il trasporto pubblico più vantaggioso ed economicamente accessibile. Nell’aquilano, i residenti sono costretti a utilizzare corse a tratta, con costi ben più elevati rispetto alle altre aree.

Nonostante l’assessore regionale D’Annuntiis abbia definito questi aumenti come “minimali”, la Cgil sottolinea che tali rincari non lo sono affatto per chi vive nella provincia dell’Aquila, dove gli aumenti variano dal 27% al 38%, a seconda della tratta. Il sindacato contesta la “media del pollo” adottata dall’assessore, che mescola aumenti irrisori in aree con il biglietto unico con aumenti molto più consistenti nell’aquilano, l’unica area dove le corse a tratta sono l’unica opzione disponibile.

La Cgil chiede quindi di porre fine a quella che definisce una “mistificazione della realtà” e di estendere i benefici del biglietto unico a tutta la regione, rispettando gli impegni presi con le risoluzioni della scorsa legislatura. Secondo il sindacato, la giunta regionale deve dare maggiore attenzione alle aree interne e marginali, che rischiano di essere ulteriormente penalizzate da queste politiche di trasporto inique.