CORFINIO, COMITATO: “NO A CAMBIO NOME DELLA PIAZZA IN FALCONE E BORSELLINO”

Il Comitato per la ri-denominazione della piazza principale di Corfinio ha manifesta la ferma opposizione alla decisione della Soprintendenza di rinominare l’antica piazza Corfinio in “Piazza Falcone e Borsellino”, senza tener conto della volontà popolare. In una lettera aperta indirizzata al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, il Comitato ha espresso la sua indignazione per la mancanza di consultazione pubblica e ha richiesto l’intervento diretto del ministro.

La piazza principale di Corfinio ha portato il nome di “Piazza Corfinio” fin dagli anni ’30, un nome che secondo il Comitato ricorda l’importante ruolo storico della città, che in epoca antica fu abitata dai Peligni e, durante la guerra sociale del 91-88 a.C., divenne capitale della Lega Italica, ribattezzata “Italica”. Per il Comitato, mantenere questa denominazione è essenziale per onorare la storia locale e preservare l’identità culturale del territorio.

Il Comitato ha avviato una petizione popolare che ha raccolto oltre 300 firme, su un totale di circa 700 elettori nel comune di Corfinio. Nella lettera, i rappresentanti del Comitato hanno sottolineato che il cambio di nome, pur rendendo omaggio alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha provocato un profondo malessere tra i cittadini. Essi ritengono che la decisione di cancellare un nome radicato nella storia locale sia stata presa con superficialità, ignorando il legame profondo che la comunità ha con il passato di Corfinio.

La lettera include tutti gli atti istituzionali che documentano la richiesta del Comitato e critica il diniego immotivato della Soprintendenza ai beni culturali. Il Comitato, nella sua missiva al ministro Sangiuliano, ha chiesto le dimissioni della Soprintendente regionale, accusandola di non aver rispettato la volontà popolare e di non aver adeguatamente valorizzato i beni culturali di Corfinio, tra cui il Teatro Italico, un sito storico di grande importanza situato proprio sotto la piazza in questione.

“Onorevole Ministro, la piazza principale di Corfinio, dove l’Italia è nata nel 90 a.C., merita di mantenere il suo nome storico che evoca la grandezza del nostro passato. La decisione di rinominarla non è solo un affronto alla nostra storia, ma anche un segno di disinteresse per la cultura locale”, scrive il Comitato, esortando il ministro a rivedere la decisione presa dalla Soprintendenza.

La comunità di Corfinio attende ora una risposta dal ministero della cultura, sperando in un intervento che possa restituire alla piazza il nome che ritengono rappresenti meglio l’identità storica e culturale della città.

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