FUOCO DEL MORRONE: OGGI CERIMONIA IN CATTEDRALE E ACCENSIONE DEL TRIPODE

Il viaggio del “Fuoco del Morrone”, simbolo sacro della Perdonanza Celestiniana, ha preso il via venerdì scorso dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, rievocando il cammino storico di Pietro del Morrone, divenuto Papa Celestino V. Questo suggestivo percorso, che ogni anno ripercorre i passi del santo eremita, è iniziato con l’accensione della fiamma sacra presso l’eremo, portata quest’anno dai celestiniani di Raviscanina, in provincia di Caserta.

Oggi, alle ore 16, il “Fuoco del Morrone” riprenderà il suo cammino dall’Abbazia di Santo Spirito al Morrone verso Sulmona. L’arrivo è previsto per le 17.30 nella cattedrale di San Panfilo, dove si terrà una cerimonia religiosa e la firma della Pergamena delle “Perdonanze locali”. Successivamente, alle 21.30, la fiaccola giungerà alla rotonda di San Francesco della Scarpa, dove si svolgerà l’accensione del tripode alla presenza delle autorità civili, suggellando così un momento di grande importanza spirituale e comunitaria.

Il cammino del “Fuoco del Morrone” è una tradizione che affonda le radici nella storia del 1294, quando Celestino V, dopo essere stato eletto Papa, intraprese il viaggio dall’eremo fino all’Aquila, dove istituì il primo Giubileo della storia, concedendo l’indulgenza plenaria a chiunque, pentito e confessato, fosse passato per la Basilica di Collemaggio. Dal 1980, questa tradizione è stata rievocata ogni anno, coinvolgendo ventitré comuni in un percorso che si concluderà il 23 agosto davanti alla Basilica di Collemaggio, con l’accensione del tripode che darà ufficialmente inizio alla Perdonanza Celestiniana.

Le celebrazioni di quest’anno sono già iniziate con un incontro ieri sera nella chiesa di San Pietro Celestino a Bagnaturo, seguito da un corteo fino alla Badia di Santo Spirito al Morrone, dove è stato acceso il tripode, accompagnato da un concerto del Quintetto di Ottoni.

Il programma delle prossime tappe vede il “Fuoco del Morrone” proseguire il suo cammino toccando le località di Raiano, Goriano Sicoli, Castelvecchio Subequo, Molina Aterno, Tione degli Abruzzi, Fontecchio, Civitaretenga, Ripa Fagnano, San Demetrio ne’ Vestini, Santa Maria di Centurelli a Caporciano, Onna, Paganica, Bazzano, Pianola, fino a giungere all’Aquila il 23 agosto. Un viaggio carico di simbolismo, che continua a unire fede e tradizione, illuminando i cuori di chi partecipa a questo evento storico.

Prossime tappe del cammino del ‘Fuoco del Morrone’:

  • Lunedì 19 agosto
    • Ore 10.30: partenza da Pratola Peligna verso Raiano.
    • Ore 12.00: arrivo a Raiano, accensione della Lucerna e cerimonia religiosa.
    • Ore 15.00: partenza da Goriano Sicoli verso Castel di Ieri.
    • Ore 17.30: arrivo a Castelvecchio Subequo, accensione della Lucerna e celebrazione della Santa Messa con indulgenza plenaria.
  • Martedì 20 agosto
    • Ore 8.00: partenza da Castelvecchio Subequo verso Molina Aterno.
    • Ore 9.00: arrivo a Molina Aterno, accensione della Lucerna e cerimonia religiosa.
    • Ore 17.00: arrivo a Tione degli Abruzzi, accensione del tripode e agape fraterna.
  • Mercoledì 21 agosto
    • Ore 9.00: ritrovo alla stazione di Fontecchio, arrivo del fuoco e accensione della Lucerna.
    • Ore 16.00: arrivo a Civitaretenga e accensione del tripode.
    • Ore 17.00: arrivo alla chiesa Celestina di Santa Maria di Centurelli, accensione della Lucerna e cerimonia con le autorità locali.
  • Giovedì 22 agosto
    • Ore 9.00: partenza da Ripa di Fagnano verso Villa Sant’Angelo.
    • Ore 11.30: arrivo a San Demetrio ne’ Vestini, accensione della Lucerna e cerimonia religiosa.
    • Ore 21.00: arrivo a Onna, accensione della Lucerna e cerimonia religiosa.
  • Venerdì 23 agosto
    • Ore 8.00: partenza da Onna verso Paganica.
    • Ore 9.30: arrivo a Paganica, accensione della Lucerna e cerimonia religiosa.
    • Ore 14.30: partenza da Paganica verso Bazzano.
    • Ore 17.00: arrivo a Pianola, accensione del tripode e cerimonia religiosa.

Con l’accensione del tripode a Collemaggio, si darà il via a una delle celebrazioni più antiche e significative d’Abruzzo, unendo fede, storia e cultura in un percorso di riconciliazione e perdono.

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