RIACCESO IL FUOCO DEL PERDONO, DALL’EREMO DI SANT’ONOFRIO SI RINNOVA IL RITO CELESTINIANO

 

di Annalisa Civitareale – Con l’accensione della fiaccola del perdono sull’eremo di Celestino V ha preso avvio, ieri sera, la 730aPerdonanza Celestiniana. Il fuoco, partito dalle rocce del Morrone, quelle scelte proprio da fra’ Pietro come luogo del suo eremitaggio, è stato portato a valle, fino alla chiesa di San Pietro, al confine tra i territori del comuni di Pratola e di Sulmona. A scortarlo diverse centinaia di tedofori, grandi e piccoli, che hanno sfidato le alte temperature pur di non perdere l’appuntamento con un rituale nato dal 1980, da un’idea, tra gli altri, di Padre Quirino Salomone e di moltissimi volontari. Dopo 45 anni di storia, una particolarità ha reso ieri la cerimonia ancora più carica di significato: il fuoco è stato acceso infatti con una fiammella della Perdonanza dello scorso anno. A conservarla e a portarla sull’eremo è stata una piccola delegazione di Raviscanina, comune in provincia di Caserta, che rivendica a sé i Natali di Celestino V. Da ieri sera in poi il fuoco del Morrone non si spegnerà più, perché sarà conservato in 23 lampade votive che il Movimento Celestiniano dell’Aquila consegnerà a ciascuno dei paesi toccati dal cammino del perdono. La prima è stata consegnata, ieri sera, per mano di Floro Panti, Presidente dell’Associazione Comitato Festa Perdonanza Celestiniana ICH, alla frazione di San Pietro, che la custodirà in chiesa.  Con quella stessa fiamma Piero e Gianstefano, i nipotini del sindaco di Pratola, Antonella di Nino, hanno acceso il primo braciere del cammino del perdono che culminerà il 23 agosto all’Aquila.

Ad accogliere il fuoco è stato il parroco, don Lorenzo Marcucci, che ha benedetto la fiaccola. “Celestino è di tutti”, ha commentato il presidente dell’Associazione Celestiniana, Giulio Mastrogiuseppe, “ma siccome Celestino è stato qui e qui ci sono i suoi luoghi più importanti, noi abbiamo abbiamo il dovere di tutelare di più la sua memoria, di fare in modo che i luoghi a lui dedicati siano sempre salvaguardati in maniera giusta, perché attraverso quei si trasmette anche il suo messaggio di pace.”

Poi il saluto delle autorità, in rappresentanza dei comuni dell’Aquila Sulmona e Pratola Peligna. “Questa iniziativa è davvero sentita, porta con sé la partecipazione e l’autenticità di un messaggio che viene da lontano e che si tramanda da decenni”, ha detto il consigliere comunale dell’Aquila, Alessandro Maccarone. “È bello ritrovarci ancora qui a cominciare il percorso di pace e di perdono e a condividere il messaggio che Celestino ha lasciato al nostro territorio “.

Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha sottolineato la particolare emozione che caratterizza la fiaccolata, “derivante dal calore dall’attenzione, dalla sensibilità delle persone che partecipano sempre numerosissime”. Nel ringraziare quanti rendono possibile ogni anno il suo ripetersi, ha ricolto un particolare pensiero “agli amici dell’Associazione celestiniana di Sulmona che tendono vivo il messaggio di Celestino V e l’attenzione ai suoi luoghi che l’amministrazione comunale conta di restituire presto alla fruibilità collettiva”.

Le conclusioni sono state affidate poi alla padrona di casa, la sindaca di Pratola, Antonella Di Nino. “Essere qui per me è una tradizione e partire con la fiaccolata dall’eremo, come ormai faccio da 15 anni”, ha detto, “è qualcosa a cui non posso mancare. Vedere una presenza così nutrita di persone, una presenza che cresce ogni anno, ripaga gli sforzi degli organizzatori ed è segno che il messaggio di Celestino lo abbiamo recepito tutti”.

A chiusura della prima tappa del cammino del Perdono, gli amici dell’Aquila hanno consegnato all’Associazione Celestiniana di Sulmona una copia del Protocollo d’intesa con cui il comitato entra a far parte dell’Associazione Comitato Festa della Perdonanza Celestiniana Unesco Ich. Oggi il fuoco riprenderà il suo cammino, alle 21 per fare tappa nell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, in ricordo del ritiro in preghiera che qui lo stesso San Pietro fece, per una settimana, prima di giungere all’Aquila. Domani, domenica 18 agosto, alle 17, i tedofori si raduneranno di nuovo presso Abbazia di Santo Spirito per il trasferimento della fiaccola a Sulmona. Alle 18:30 il fuoco arriverà nel piazzale della cattedrale di San Panfilo, da dove poi raggiungerà il monumento a Celestino. Seguirà la cerimonia di accoglienza dei tedofori da parte della autorità, alla Rotonda di Son Francesco. Nella stessa serata il fuoco ripartirà per Pratola Peligna.