I NEMICI DEGLI ORSI? I SUOI AMICI…

di Luigi Liberatore – Sono amico degli orsi. Sono, tuttavia,  nemico degli amici dell’orso. Nemico nel senso attitudinale, propagandistico, perché io non imbraccio l’espressione della mia libera opinione come gli animalisti si ergono a protettori del regno animale tal quale i pasdaran si definiscono guardiani della rivoluzione islamica, che sia anche khomeinista fa poca (anzi molta) differenza. Mi riferisco all’evento ultimo accaduto nella Valle Peligna per cui un automobilista ha (non uso condizionale apposta) fotografato e dico pure filmato un orso con orsacchiotti al seguito i quali stavano attraversando la strada. Non un sentiero, capiamoci bene. Quale aberrante reato avrebbe commesso l’automobilista? Mica li ha investiti? In Venezuela, sì, se avesse fotografato una camionetta della polizia sarebbe finito agli arresti per divulgazione di segreto militare. E allora? Basta con questi guardiani (in poltrona) della tutela delle ombre degli animali che conducono gli uomini alla condanna mediatica che è peggiore di quella che si possa ricevere nell’aula di un tribunale. Secondo me se gli orsi venissero sottratti alla tutela ideologica dei suoi pasdaran, qui in Abruzzo soprattutto, potrebbero reagire magari con una turbolenza riproduttiva superiore alle attenzioni riservate alla specie. Non voglio accomunare gli orsi ai cervi e ai cinghiali. Capisco da me, senza voler scomodare intelligenze dei parchi nazionali e biologi di ogni fronte che ci sono differenze e problematiche diverse. Ma se lasciassimo fare per qualche tempo il lavoro allo stesso parco nazionale d’Abruzzo il suo lavoro istituzionale, sollevandolo dalle incursioni degli animalisti, suppongo che gli orsi si sentirebbero più liberi di circolare e di riprodursi. Anche se filmati. Gli orsi hanno un nemico: I suoi amici… mica i fotografi!