PRATOLA PELIGNA: AL VIA IL PROGETTO PER PRESERVARE IL DIALETTO LOCALE CON LA PUBBLICAZIONE DI UNA GRAMMATICA DEDICATA

Il gruppo “Ricerca delle Radici” ha lanciato un ambizioso progetto per salvaguardare e valorizzare il dialetto locale di Pratola Peligna, una parte fondamentale del patrimonio culturale del paese. Il fulcro di questa iniziativa è la pubblicazione della “Grammatica del dialetto di Pratola Peligna”, un volume curato dal professor Davide Boccia, rinomato esperto di dialetti e toponomastica dialettale abruzzese. Il libro sarà presentato domani alle 18 nella sala udienze “ex giudice di pace” a Pratola Peligna, con l’intervento del professor Edoardo Puglielli, che approfondirà l’importanza della conservazione della lingua dialettale.

Il volume di Boccia rappresenta pienamente lo spirito del gruppo “Ricerca delle Radici”, composto da sedici pratolani appassionati che condividono l’amore per le tradizioni e la lingua del loro paese. Questi volontari hanno intrapreso un percorso originale e meticoloso: classificare migliaia di lemmi e fonemi del dialetto pratolano in un archivio digitale. In questo archivio, ogni parola, inserita in frasi d’uso quotidiano, viene “pronunciata” dagli stessi ideatori del progetto per illustrarne il significato e l’uso corretto in un contesto realistico.

Eugenio di Cesare, uno dei membri del gruppo, ha sottolineato l’obiettivo principale di questo progetto: tramandare l’antica lingua di Pratola Peligna alle nuove generazioni. Negli ultimi anni, infatti, tra i giovani del paese è emerso un nuovo dialetto, influenzato dalle contaminazioni linguistiche dello slang giovanile. Questo nuovo dialetto, sebbene ispirato a quello antico, se ne discosta in modo significativo, rischiando di far perdere le radici linguistiche originali della comunità.

Attraverso questo progetto, il gruppo “Ricerca delle Radici” spera di mantenere viva la lingua tradizionale di Pratola Peligna, adattandola ai tempi moderni e garantendo che non venga dimenticata. La pubblicazione della grammatica rappresenta solo il primo passo di un percorso che mira a rendere il dialetto pratolano una risorsa culturale condivisa e accessibile a tutti, soprattutto alle nuove generazioni.