CRISI IDRICA IN ABRUZZO: LA DI GIROLAMO ATTACCA I GOVERNI REGIONALE E NAZIONALE
La situazione idrica in Abruzzo continua a peggiorare, e le critiche verso l’operato del governo regionale e nazionale si fanno sempre più aspre. La senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo non risparmia affondo, definendo la risposta delle istituzioni a questa emergenza come una farsa, un tentativo di apparire operativi dopo anni di incuria e disattenzione.
“La situazione è drammatica ma si preferisce continuare a perdere tempo”, esordisce la Di Girolamo, sottolineando che la recente creazione di una cabina di regia da parte della Regione Abruzzo, che ha confermato la crisi idrica senza precedenti, appare come un gesto tardivo e poco efficace. “Grazie per averlo notato! Sembra una recita fatta allo scopo di mostrarsi operativi,” prosegue, criticando la Regione per aver tardato ad affrontare una problematica di tale gravità.
La senatrice accusa il presidente Marco Marsilio di procedere in modo lento e burocratico, avviando una fase istruttoria e di raccolta dati prima di richiedere ufficialmente lo stato di emergenza a Roma. “Marsilio invierà la richiesta di stato di emergenza, mostrando di aver fatto tutto quanto in suo potere per risolvere la situazione, magari giusto in tempo per non disturbare le vacanze della signora Meloni”, ironizza la Di Girolamo, mettendo in dubbio l’efficacia e l’urgenza dell’intervento regionale.
Nel frattempo, la crisi idrica continua a degenerare, con conseguenze sempre più preoccupanti per cittadini e amministratori locali. I sindaci, già impegnati a gestire l’emergenza nei loro comuni, sono preoccupati non solo per la scarsità d’acqua, ma anche per i possibili rischi sanitari che potrebbero derivarne se la situazione non viene risolta tempestivamente.
La senatrice Di Girolamo chiede chiarezza su come si sia arrivati a questo punto, criticando l’assenza di risposte concrete e immediati da parte dei rappresentanti del centrodestra. “Questa è la domanda a cui dovrebbero dare risposta Marsilio e i parlamentari abruzzesi del centrodestra, oggi prontissimi nel rassicurare la popolazione con vicinanza, solidarietà e il loro impegno”, afferma, con un chiaro riferimento alla campagna elettorale di Fratelli d’Italia, iniziata il 10 agosto. “Per quello che invece non stanno facendo non c’è bisogno di pubblicità; gli abruzzesi lo sanno e lo vedono benissimo”, conclude la Di Girolamo, esprimendo frustrazione per la mancanza di azioni concrete e tempestive.
L Alto Sangro soffre la crisi idrica dite ai Sindaci che prima di dare le concessioni edilizie facessero prima i serbatoi.
Le dotazioni strutturali (serbatoi e reti) sono rimaste agli anni 60, le seconde case viaggiano a velocità della luce. Perché dare colpa alle falde e al cambiamento climatico.
… “ gli abruzzesi lo sanno e lo vedono benissimo “ …
Infatti hanno votato di conseguenza.. sia a livello nazionale, votando la “ signora Meloni “, che regionale, riconfermando il centrodestra.
E i travasi di bile hanno provocato ulcere sanguinolenti… difficili da rimarginare.
Chissà se al posto di sperperare 150 miliardi per rifare case a persone abbienti e di recente costruzione ( Castelli a parte)… ne avessimo speso un terzo per rifare e potenziare tutta la rete idrica del territorio italiano, oltre a nuove captazioni e nuovi invasi, forse oggi la situazione idrica, precipitazioni permettendo, sarebbe meno preoccupante.
bene, i politicialtroni sono distanti anni luce dalla realta’,basta leggere uno dei tantissimi reports sullo stato delle acque in italia…uno dei primi paesi con disponibilita’ di acqua,purtroppo viene dispersa nelle vecchissime reti di distribuzione ,gli acquedotti sono un colabrodo di sprechi,vecchi,logori,inadeguati: dispersione media naz.45% abruzzo piu’ del 60% ,circa 4 miliardi di metri cubi la perdita totale,mettici lo sconsiderato uso agricolo,nulla rimane per Cittadini,e’ tutto nero su bianco,studi,approfondimenti,analisi,criticita’,problematiche,
calcoli,previsioni,conclusioni e soprattutto cosa fare,quali le strade da percorrere ,le soluzioni…critiche di che? Adottare immediatamente uno dei piani/progetti indicati dai numerosi reports nazionali/europei/internazionali,i gestori del prezioso liquido (indicati dai politici di turno) pensano ai contatori smart,e non alle perdite,un circo di incapaci,inconcludenti,incompetenti,inutili,e basta,o no?
Ma se non piove e non nevica più non si può prendere con nessuno ma con il cambio climatico dovuto a tutti noi che consumiamo la TERRA e all’industrializzazione che non ne possiamo più fare a meno…