COGESA, SENTENZA DEFINIVA PER MARGIOTTA: CONFERMATA CONDANNA PER VIOLAZIONE AMBIENTALE
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna inflitta dal Tribunale di Sulmona nei confronti di Vincenzo Margiotta, ex amministratore unico del Cogesa, la partecipata locale che si occupa del trattamento dei rifiuti. La sentenza, che prevede un’ammenda di 6 mila euro con i benefici di legge, è stata ritenuta definitiva dopo che i giudici della Suprema Corte hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa.
I fatti oggetto della condanna risalgono al giugno del 2018. Secondo l’accusa, Margiotta, nella sua qualità di rappresentante legale del Cogesa, avrebbe gestito l’impianto di trattamento biologico in violazione delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Le indagini svolte dalle autorità competenti avevano rilevato gravi irregolarità nella gestione dell’impianto, tra cui un deposito dei rifiuti anche al di fuori delle aree di stoccaggio previste e il superamento dei limiti di emissione di ammoniaca dal biofiltro, con un valore di 8,5 mg, superiore al limite legale.
La Cassazione, nel respingere il ricorso di Margiotta, ha evidenziato che le motivazioni addotte dalla difesa non sono sufficienti per invalidare la sentenza di condanna. In particolare, i giudici hanno sottolineato che l’omessa considerazione di una testimonianza, correttamente assunta nel processo, non configura una violazione del diritto di difesa se non incide in modo decisivo sul ragionamento probatorio del giudice. Nel caso specifico, l’errore contestato non è stato ritenuto sufficiente a disarticolare l’intero impianto probatorio su cui si basa la sentenza.
Inoltre, la Cassazione ha giudicato infondati anche gli altri motivi del ricorso, sottolineando come le censure della difesa si siano concentrate solo su una delle due violazioni contestate, ovvero le emissioni in atmosfera, trascurando completamente la questione relativa ai rifiuti depositati al di fuori delle aree autorizzate.
Con questa pronuncia, si chiude definitivamente il procedimento giudiziario che ha visto Margiotta coinvolto per reati ambientali legati alla gestione del Cogesa.
Sorprendente velocità nel giudicare ma ora bisogna concentrarsi sul sindaco che non riesce ad accettare alcuna responsabilità o cambiamento al Cogesa.