IL FUOCO DEL MORRONE APRE LA PERDONANZA CELESTINIANA

Partirà, come avviene da 45 anni, dall’eremo di Sant’Onofrio il fuoco del Perdono che dà il via le celebrazioni legate alla Perdonanza Celestiniana. E non poteva esserci luogo migliore per accendere la fiaccola che ricorda il messaggio di fra’ Pietro Angelerio, che scelse proprio quel “sasso” della Maiella come luogo di eremitaggio. Lo stesso n cui ricevette la notizia della nomina a papa, cui seguì la vestizione  con il manto purpureo, probabilmente proprio il 16 agosto 1294. I tedofori si riuniranno nei pressi dello chalet di Sant’Onofrio alle 18:30 di venerdì 16 agosto per la distribuzione delle fiaccole, poi raggiungeranno il piccolo santuario incastonato tra le rocce, da dove, intorno alle 21, scenderanno per raggiungere la chiesetta di San Pietro. Qui ci saranno la benedizione del fuoco e dei partecipanti e il saluto delle autorità. Il giorno successivo, venerdì sabato 17 agosto, alle 21, il fuoco verrà portato dai tedofori nel cortile dell’Abbazia Celestinina. Seguirà il concertp di “Abruss Quintet”: un viaggio musicale intorno al mondo tra Holliwood, Sud America e Vecchio Continente. Domenica 18 agosto, alle 17, i tedofori si raduneranno di nuovo presso Abbazia di Santo Spirito per il trasferimento della fiaccola a Sulmona. Alle 18:30 il fuoco arriverà  nel piazzale della cattedrale di San Panfilo, da dove poi raggiungerà il monumento a Celestino in corso Ovidio Sud. Seguirà la cerimonia di accoglienza dei tedofori da parte della autorità, alla Rotonda di Son Francesco. Nella stessa serata il fuoco ripartirà per Pratola Peligna, con arrivo previsto in piazza Garibaldi alle 22. Seguirà il concerto di “The vocalist”. La manifestazione più longeva dello stesso evento celestiniano (il Fuoco del Morrone risale al 1980) toccherà i paesi della Valle Subequana e dell’Aquilano, prima di arrivare nel capoluogo di Regione, dove sarà acceso il braciere della 730esima Perdonanza Celestiniana, a Collemaggio. A farlo saranno due ragazzi aquilani nati nel 2009, a quindici anni dal terremoto che distrusse la città.  L’itinerario  del fuoco del Perdono ripercorre, ogni anno, quello idealmente seguito da Pietro Angelerio alla fine dell’agosto del 1294, per arrivare all’Aquila e vestire le insegne papali nella Basilica da lui stesso fatta costruire.