ACQUA NON CONFORME: DIVIETO DI UTILIZZO A VITTORITO DA OLTRE UNA SETTIMANA
A Vittorito, da oltre una settimana, è vietato l’uso e il consumo dell’acqua potabile proveniente dalle fontane pubbliche e dalle utenze comunali. A renderlo noto è il quotidiano Il Centro, che ha riportato la notizia dell’ordinanza emessa dal sindaco Carmine Presutti il 5 agosto scorso.
L’allarme è scattato a seguito dei prelievi effettuati dall’Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) il primo agosto scorso, nella rete idrica che serve alcune delle principali vie del paese, tra cui via Pantano, piazza Cavalier Di Fiore, il parco Belloni e via Sant’Angelo. I campioni analizzati sono risultati non conformi ai parametri di sicurezza previsti dalla normativa vigente, rilevando la presenza di batteri coliformi.
L’Asl1, con una nota protocollata il 2 agosto e acquisita dal Comune il 5 agosto, ha comunicato che l’acqua “non può essere utilizzata per il consumo umano, sino al rientro dei valori entro i limiti previsti”. In risposta, il sindaco ha immediatamente emanato l’ordinanza che impone il divieto di utilizzo dell’acqua potabile su tutto il territorio comunale.
L’ordinanza, che vieta l’uso dell’acqua sia per scopi potabili sia alimentari, riguarda tutte le fontane pubbliche e, in via precauzionale, anche le utenze private. La Saca, in collaborazione con la Asl, è stata incaricata di monitorare costantemente la situazione, con l’obbligo di informare tempestivamente il Comune sulla cessazione delle condizioni di rischio.
Il divieto, che perdura ormai da una settimana, sta creando notevoli disagi tra i cittadini di Vittorito. “È una vicenda gravissima”, commentano alcuni residenti, “sono ormai diversi giorni che non abbiamo accesso all’acqua potabile e non sembra che siano state adottate misure efficaci per risolvere la situazione. Oltre al fatto che l’ordinanza è stata emanata con giorni di ritardo rispetto alla comunicazione della Asl, non abbiamo aggiornamenti sull’evoluzione del problema e siamo costretti a utilizzare acqua minerale per bere e lavarci”.
L’ordinanza è stata giudicata necessaria per prevenire rischi alla salute pubblica, garantendo una protezione immediata e tempestiva alla comunità. Tuttavia, i cittadini attendono con crescente preoccupazione le verifiche e le analisi che dovrebbero accertare quando l’acqua potrà tornare a essere sicura per il consumo umano.
Secondo quanto riportato nell’ordinanza, la situazione dovrebbe risolversi entro questa settimana, ma per il momento il divieto rimane in vigore e la comunità si interroga sui tempi effettivi di risoluzione del problema e sulle azioni che vengono intraprese per ripristinare la normalità.