L’ASSESSORATO A CIUFELLI? QUI GATTA CI COVA…

di Luigi Liberatore – E’ una pezza. Una gran bella pezza quella di affidare a Carlo Alicandri Ciufelli l’assessorato alla Cultura e al Turismo. L’iniziativa del sindaco di Sulmona ha raggiunto un obiettivo immediato, quello di trovare unanimità sulla scelta tanto è vero che non si registrano impennate perché su Ciufelli è un azzardo muovere qualsiasi critica.

All’uomo, beninteso, ai suoi trascorsi di professionista, in una parola al suo spessore. Ecco perchè dico che è una gran bella pezza, e se permettete, a colore pure giacchè è difficile soprattutto per la sinistra ribelle di Sulmona cercare appigli di schieramento. Con questa mossa il sindaco Di Piero si garantisce almeno un Ferragosto sereno, ed è quello che voleva. Attorno a questo silenzio prefestivo, tuttavia, non è lecito adagiarsi quasi fosse stata raggiunta la condizione di stabilità assoluta per il biennio che manca alla fine di questa sindacatura. Due fatti non tornano. Primo: Il silenzio di Ciufelli che non è facile da interpretare perché da persona assai nota ed apprezzata qualcosa pure avrebbe dovuto palesare dopo la nomina. A meno che stia pensando a un suo proclama.

Secondo: L’incarico di collaborazione, o compito, affidato al consigliere comunale, nonchè consigliere provinciale, Antonella La Gatta la quale dovrebbe agire con la Giunta municipale, e il sindaco stesso, per quanto riguarda le manifestazioni e gli eventi.

Chiamatela come volete questa nuova figura ma è come se l’assessorato dato a Ciufelli venisse in qualche maniera

ridimensionato, o spacchettato, soprattutto prosciugato perché a “guardia” di manifestazioni ed eventi, che in fondo rappresentano l’intera materia turistica, viene posto un rappresentante organico al sistema. Sicchè a Carlo Alicandri Ciufelli rimane ben poco, un mini-ministero peraltro senza portafoglio dalle cui stanze sono fuggiti già in tre. Diceva Andreotti che a pensare male si fa peccato ma spesso ci s’azzecca, e siccome non siamo portati a tessere le lodi del potere diciamo che qui “gatta” ci cova, nel senso che l’amministrazione comunale si è affidata a un nome di prestigio per poterlo magari esibire o spendere come faceva un tempo 1l PCUS coi suoi segretari Jurij Andropov o Konstantin Cernenko, portandoli per mano alle celebrazioni di partito. Antonella La Gatta avrebbe anche potuto assumere direttamente l’incarico di assessore, ma avrebbe dovuto dimettersi da consigliere comunale per cui sarebbe stata surrogata da Salvatore Di Cesare, personaggio scomodo e comunque non allineabile. Come vedete, è più che una pezza a colore quella messa dal sindaco alla sua ondeggiante amministrazione, tuttavia facciamo gli auguri davvero al neo assessore dicendogli di non scappare subito. Dopo Ferragosto, magari.

3 thoughts on “L’ASSESSORATO A CIUFELLI? QUI GATTA CI COVA…

  • bene,i soliti politicialtroni,solo chiacchiere per dare a credere, la realta’ del borgo piu’ bello d’italia (per alcuni) e’ sotto gli occhi di tutti,un totale declino,deterioramento, peggioramento,arretratezza,scarso sviluppo economico, sociale e culturale,punto,sorge spontanea la domanda: quante,quali,quando,dove,cosa,come,perche’ le “differenze qualitative” dei tanti indicati assessori,un’offesa all’Umanita’ ” amministratore con tutore/guardiano” ,accade solo nel borgo piu’ bello d’italia,turismo di che?
    Le erbacce/macchie nere/smog sugli attrattori turistici,uno a caso: l’acquedotto svevo,pulizia/ripristino aspetto/estetica ?
    Amministrare per/nell’Interesse generale di cui i benefici ai Contribuenti/Cittadini,
    quali servizi efficaci,efficienti,validi,moderni, adeguati,utili, Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta, o no?

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  • Per Una volta che il sindaco ne fa’ una giusta, ancora non sei contento!!!!!
    Gusta il momento e speriamo bene.

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    • Vedremo questa volta quanto dura e se sarà colpa dell’assessore.
      Ovviamente mi auguro il bene della città.

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