EMERGENZA SANITARIA ALTO SANGRO: ANCORA SENZA MEDICO 118 IN PIENA ESTATE

Il territorio dell’Alto Sangro si trova nuovamente senza il medico del 118 in piena stagione estiva, una situazione che perdura nonostante le rassicurazioni e gli impegni presi dalle autorità competenti. La denuncia arriva dalla Cgil e da alcune associazioni locali di cittadini, che segnalano come questa criticità comprometta il diritto alla salute di residenti e turisti nei comuni del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

La carenza di personale sanitario e la conseguente demedicalizzazione dell’ambulanza del 118 accentuano l’isolamento dei comuni delle aree interne, dove le postazioni del 118 rappresentano spesso l’unico presidio sanitario di emergenza. Invece di essere rafforzato, il servizio è rimasto inerte, lasciando i cittadini e i turisti dell’Alto Sangro privi dei servizi sanitari essenziali. Il sentimento diffuso di sconcerto, rabbia e precarietà è palpabile in un territorio che, per le sue caratteristiche, necessiterebbe di attenzioni e programmazione adeguate.

Per il corrente mese di agosto, sarà garantita la presenza del medico del 118 solo per dieci giorni, lasciando i turni scoperti per il resto del mese. Questo è particolarmente grave considerando che agosto vede una massiccia affluenza turistica e un aumento delle ferie estive.

La situazione è insostenibile, diventando una vera e propria emergenza in questo periodo dell’anno. La tempestività dell’intervento sull’urgenza è cruciale in un’area molto distante dal primo presidio ospedaliero utile. Nonostante le denunce pubbliche, le manifestazioni e le raccolte firme degli ultimi tre anni, che hanno visto una straordinaria partecipazione degli abitanti dei comuni del Parco Nazionale, non sono state trovate soluzioni adeguate.

Le associazioni locali hanno annunciato che interesseranno a breve il Prefetto dell’Aquila e attiveranno tutte le azioni sindacali e legali per difendere i diritti dei cittadini dell’Alto Sangro. Fanno appello alle sindache, ai sindaci e ai rappresentanti istituzionali affinché facciano sentire la loro voce e richiedano la convocazione urgente del comitato ristretto dei sindaci della Asl1 per affrontare le gravi carenze di servizi sanitari nel territorio.

In conclusione, la sanità pubblica è un servizio fondamentale e irrinunciabile, essenziale per la crescita sociale ed economica di ogni territorio. È urgente che le autorità preposte intervengano per garantire prestazioni omogenee e continue su tutto il territorio della provincia dell’Aquila.