EMERGENZA PESTE SUINA AFRICANA: LA DENUNCIA DEL COSPA ABRUZZO SU COSTI E GESTIONE DELLA CRISI

“Tre commissari per un’infezione discutibile, milioni di euro spesi per un grande buco nell’acqua, anzi, nella rete viste le inefficaci recinzioni di contenimento tra Liguria e Piemonte”. Così si è espresso Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo e imprenditore agricolo di Ofena, denunciando la gestione della Peste suina africana (Psa) che sembra aver raggiunto i confini dell’Abruzzo e della provincia dell’Aquila.

Rossi ha puntato il dito contro i tre subcommissari nominati dai ministri dell’agricoltura e degli affari regionali – Giovanni Filippini, Mario Chiari e Simone Siena – incaricati di affrontare l’emergenza. “Si spera che il terzo commissario ci dica esattamente come stanno le cose!”, ha esclamato Rossi, sottolineando la necessità di chiarezza e trasparenza nella gestione della crisi.

Nonostante l’epidemia scoppiata a Roma, che sembra essere stata dimenticata, migliaia di suini sono stati abbattuti come misura preventiva. Tuttavia, un episodio particolare ha attirato l’attenzione pubblica: i suini della ‘Sfattoria degli ultimi’ sono stati salvati grazie a una sentenza del Tar, contro le disposizioni della Asl che ne aveva previsto l’abbattimento per prevenire la diffusione della peste suina.

La preoccupazione di Rossi rispecchia quella di molti agricoltori e allevatori abruzzesi, che temono non solo per la salute dei propri animali, ma anche per gli ingenti costi sostenuti per misure che sembrano inefficaci. Le recinzioni predisposte tra Liguria e Piemonte per contenere il virus non hanno dato i risultati sperati, portando a un dispendio economico notevole senza reali benefici.

Il presidente del Cospa Abruzzo, forte della sua esperienza nel settore agricolo, ha quindi fatto appello ai subcommissari, in particolare a Giovanni Filippini, affinché venga fatta luce sulla reale situazione della Psa in Abruzzo e nelle regioni limitrofe, e sulle misure concrete ed efficaci che devono essere adottate per tutelare le aziende agricole.

L’intervento di Rossi si aggiunge alle numerose richieste di chiarimento e azione da parte del settore agricolo, che spera in una gestione più efficace e trasparente della crisi, per evitare ulteriori sprechi di risorse e garantire la sicurezza degli allevamenti.