CHE CALDO CHE FA! IL COLPO DI CALORE

Da oggi e a grande richiesta riparte la rubrica SALUTE E BENESSERE a cura del dottor Maurizio Proietti. Uno spazio a cadenza settimanale (uscirà ogni giovedì), in cui oltre ad informare sulle principali problematiche legate alle patologie più frequenti si cercherà di fare formazione spiegando le regole fondamentali della prevenzione, che da sempre costituiscono la cura migliore. Al centro degli approfondimenti ci saranno soprattutto le patologie legate agli effetti sulla salute provocati degli insediamenti industriali presenti sul territorio. Ma non solo. In maniera seria, autorevole e scientifica  e sempre con un linguaggio chiaro e semplice,  il dottor Maurizio Proietti vi parlerà delle patologie più frequenti e il modo come affrontarle attraverso un corretto stile di vita e frequenti controlli medici, finalizzati a favorire la prevenzione e la diagnosi precoce di malattie croniche. Il primo appuntamento è attualissimo ed è legato al grande caldo che sta caratterizzando le ultime settimane. Tanti consigli rivolti a tutti ma soprattutto agli anziani che sono le persone più a rischio. L’invito a tutti i nostri lettori è di interagire con noi ponendo domande alle quali risponderemo attraverso la professionalità e la competenza del dottor Proietti. 

a cura del dottor Maurizio Proietti – Dato il periodo ritengo necessario fornire qualche notizia utile per la stagione calda, un periodo in cui si accentuano i problemi legati alle elevate temperature. Ci riferiamo al colpo di calore. Il colpo di calore classico deriva dall’esposizione passiva al calore ambientale e interessa generalmente i soggetti vulnerabili e compromessi (solitamente neonati e anziani). Il colpo di calore da sforzo colpisce i soggetti che praticano attività fisica sia in ambienti caldi che freddi. Non sono esenti atleti, operai, militari, vigili del fuoco, lavoratori edili e agricoli che svolgono regolarmente attività lavorative pesanti in condizioni di stress da calore elevato e che segnalano la più alta prevalenza di colpo di calore da sforzo. [1]
In condizioni di temperatura atmosferica elevata, i cittadini più ‘attaccabili’ sono quelli residenti nelle grandi aeree metropolitane, con poche zone ombreggiate e in abitazioni con scarso controllo della temperatura interna (indoor). A risentirne maggiormente sono le persone anziane, perché a rischio maggiore di disidratazione. Le principali misure da mettere in atto sono le seguenti: evitare – ovviamente – l’esposizione al caldo; mettere in atto misure utili ad agevolare il raffreddamento del corpo; evitare la DISIDRATAZIONE.
Per gli stessi motivi sono da tutelare anche i bambini e i neonati. Per contrastare gli effetti dannosi del caldo eccessivo, molti consigli utili li fornisce il Ministero della salute attraverso il suo sito ufficiale. [2]

 Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata. Se si esce nelle ore più calde usare il cappello, possibilmente di colore chiaro e gli occhiali da sole.
 Indossare abbigliamento adeguato e leggero.
 Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro. Se si utilizza l’aria condizionata, si devono adottare alcune precauzioni per evitare conseguenze negative sulla salute, ossia regolare la temperatura tra i 24°C – 26°C, coprirsi quando ci si sposta da un ambiente caldo a uno più freddo.
 Ridurre la temperatura corporea. Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca.
 Ridurre il livello di attività fisica.
 Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta. Il fabbisogno giornaliero è di almeno 2 litri di acqua al giorno (non ghiacciata); le persone anziane devono bere anche se non ne percepiscono il bisogno. Divieto assoluto agli alcolici. Mangiare cibi leggeri e con elevato contenuto di acqua, esempio frutta e verdura.
 Conservare correttamente i farmaci. Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una Temperatura  di conservazione non superiore ai 25-30°C.
I Comuni più all’avanguardia nel settore Sociale informano i cittadini sui comportamenti da adottare in questo periodo dell’anno; ne è un esempio il comune di Crema con il suo decalogo per combattere il caldo estivo. [3]
Il caldo costituisce un pericolo quando la temperatura esterna supera i 32-35 gradi; quando l’elevata percentuale di umidità ostacola la normale sudorazione; quando la temperatura indoor è superiore a quella esterna (outdoor) come nel caso di locali poco ventilati e tetti e solai non ben isolati.
Tra i tanti problemi derivanti dalle eccessive temperature è degno di nota l’edema da calore: epifenomeno di una serie di noxae dovute al caldo eccessivo. Per tradurre in termine semplice: l’edema è un rigonfiamento di una zona del corpo che interessa prevalentemente gli arti inferiori, con senso di
gonfiore e pesantezza (vedi foto https://www.casadiriposolavenere.it/assistenza-anziani/gonfiore-delle-gambe- nellinvecchiamento-cosa-sapere-e-cosa-fare/).

Bisogna prestare attenzione all’edema perché, spesso, oltre al caldo che lo fa rilevare (slatentizza), possono esserci malattie sottostanti. Nell’edema degli arti inferiori non è infrequente la presenza di criticità del circolo, ad esempio le varici (comunemente conosciute come vene varicose) o squilibri legati alla
circolazione linfatica.
Alcuni semplici accorgimenti per contrastare le su descritte manifestazioni sono i seguenti: non utilizzare vestiario e calzature troppo aderenti; distendersi con le gambe sollevate (più alte rispetto alla testa); dormire con un cuscino sotto i piedi; se si viaggia sono utili frequenti soste e piccole passeggiate.
Quando si innalzano le temperature il termine ricorrente è IDRATAZIONE, quest’ultima, come già accennato, è un valido aiuto per contrastare l’innalzamento della temperatura corporea.
Bere adeguati quantitativi di acqua assicura un corretto bilanciamento dei minerali, in questo caso assumono importanza le percentuali. Infatti, noi siamo costituiti prevalentemente da acqua e il giusto equilibrio garantisce una corretta termoregolazione.
Si propone l’assunzione di almeno 2 litri di acqua distribuiti nella giornata, iniziando a bere dalla mattina per recuperare il quantitativo di liquidi non integrato durante il sonno.

Non solo acqua. È consentito idratarsi anche con the e tisane freddi, frullati con frutta fresca di stagione, evitando di zuccherarle. È assolutamente vietato l’assunzione di alcolici. Per quanto concerne l’alimentazione sono ottime le insalate, in particolare la lattuga che fornisce il calcio, il pesce, le carni magre, frutta e verdura, tra le quali zucchine, carote, cetrioli, melone, arance e pesche, che garantiscono un elevato contenuto di liquidi, vitamine e minerali.
Pasti piccoli e frequenti distribuiti durante la giornata, preferendo spuntini e merende, così come fanno, per motivi diversi, i pazienti che hanno subito l’asportazione chirurgica della colecisti (devono farlo metodicamente perché così si evita il “ristagno” della bile e la conseguente formazione di calcoli; ogni due
ore anche un’oliva o un pezzettino di grana vanno bene per non interrompere la “circolazione” della bile).
[1] Epstein Y, Yanovich R. Heatstroke. N Engl J Med. 2019 Jun 20;380(25):2449-2459. doi: 10.1056/NEJMra1810762. PMID: 31216400.

[2]https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?menu=notizie&p=dalministero&id=1611#:~:te xt=Fare%20bagni%20e%20docce%20con,fisica%20intensa%20o%20lavori%20pesanti
[3] https://www.comune.crema.cr.it/articolo/10-regole-doro-affrontare-caldo-estivo