RAMUNNO ASSESSORE NON UOMO DI PAGLIA!

di Luigi Liberatore – E così se ne va anche Andrea Ramunno, assessore alla Cultura, con un gesto e l’accompagnamento di una nota che io ritengo di grande signorilità ma troppo generosa nei riguardi di chi lo ha voluto prima in Giunta per poi relegarlo a mera comparsa. Volevano fare “spettacolo” con Ramunno, ma il “ragazzo” tutto cuore e passione per la città di Sulmona, ha svergognato chi governa palazzo san Francesco facendo capire di non essere l’uomo di paglia, cioè il burattino nelle mani dell’apparatchik. Non aveva grandi referenze Andrea Ramunno per occupare quel delicato compito in una città come Sulmona tra le cui piazze e vicoli si respira aria di grande cultura. Almeno rispetto a chi lo aveva preceduto nell’incarico, e mi riferisco a Rosanna Tuteri; tuttavia Ramunno aveva passione e soprattutto quella semplicità cara alla gente che tanto sofisticata non è, o almeno non tanto sopraffina come chi pensava di dirigere lo stesso assessore alla Cultura lungo un itinerario a libertà vigilata. Ramunno non ha fatto tanto ma quelle cose che recano la sua firma non sono affatto da disdegnare. Lui se n’è andato, ripetiamo senza sbattere la porta, con questa sottolineatura: “Se non sono nelle condizioni di poter svolgere pienamente il mio lavoro, se non c’è piena fiducia e collaborazione di chi è al mio fianco, non ha senso per me continuare ad operare”. Sembra l’addio di un sindaco. Guardate che le parole che accompagnano le dimissioni date da Ramunno non sono da sottovalutare, rappresentano, almeno per me, lo stato di malessere dell’amministrazione in carica, di quell’apparatchik ormai senza più anima che crea e poi distrugge assessori, tipo usa e getta, al solo scopo di restare a galla. Ramunno è stato “silenziato”, messo ai margini rispetto ai grandi eventi di Sulmona (vedi Giostra Cavalleresca) che dovevano veicolare invece solo le immagini dei grandi e non quelle dell’assessore alla cultura, quasi che fosse presenza inopportuna. Dal suo cantuccio ha risposto come sa rispondere uno che ha carattere: “Me ne vado”. Probabilmente ci sarà ancora qualcuno disposto a reggere il moccolo traballante di una candela a fine vita. Ma viva la faccia di Ramunno!

2 thoughts on “RAMUNNO ASSESSORE NON UOMO DI PAGLIA!

  • Le difficoltà sono create da politici inetti ed infetti.
    Non si può amministrare in queste condizioni.

  • Tutto il rispetto per la decisione di Ramunno che, immagino, abbia avuto le sue buone ragioni per dimettersi, ma se ogni assessore alla cultura rassegna le dimissioni ogni volta che si trova a dover superare delle difficoltà, non andremo mai da nessuna parte.

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