“LA GIOSTRA CAVALLERESCA COME STRUMENTO DI PACE”, ALL’ABBAZIA UN CONVEGNO CON MONSIGNOR ZUPPI E IL GIORNALISTA PAOLO MIELI
In attesa dell’appuntamento in campo con la XXII edizione della Giostra Cavalleresca d’Europa, si torna a parlare della manifestazione internazionale come strumento di pace. L’appuntamento ĆØ per domani, mercoledƬ 31 luglio, alle 17:30, all’Abbazia di santo Spirito a Morrone, dove ci sarĆ il convegno āLa Giostra cavalleresca dāEuropa come strumento di paceā organizzato dalla Fondazione Carispaq nellāambito del progetto āLe Capitali celestiniane della pace verso il Giubileoā. Allāincontro parteciperanno S.E. Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), Paolo Mieli giornalista e storico, Massimo Sericola, direttore dei Musei Archeologici Nazionali di Chieti ā Direzione Regionale Musei dāAbruzzo, e Fabrizio Marinelli, Presidente Deputazione Abruzzese di Storia Patria. Ad aprire il convegno saranno i saluti del Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, del Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero. ModererĆ i lavori Angelo De Nicola giornalista e curatore del progetto āLe capitali celestiniane della Paceā. Lāincontro intende fare il punto sul progetto lanciato due anni fa a Sulmona che ha trasformato la Giostra cavalleresca dāEuropa in Giostra della Pace ponendo al centro la figura di Celestino V come quella piĆ¹ idonea ad ispirare questo messaggio. Per Celestino V il Perdono ĆØ, infatti, āanticameraā di pace, di giustizia, di misericordia. Allāevento seguiranno, il 1 agosto presso la rotonda di San Francesco, alle ore 17:00, lāinaugurazione della mostra āObiettivo CelestinoāĀ organizzata dallāAccademia Sulmonese di Fotografia a cura diĀ Luciano Fagagnini, e, subito dopo,Ā si terrĆ la presentazione del libro āLa rinuncia di Celestino V: un āCasus Belliā dei canonistiā a cura di Stefania Di Carlo, Ilio Di Iorio, Giorgio Greco e Elena Pulega. con la prefazione di S.E. Mons. Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro. “Lāopera nasce per valorizzare uno spaccato di vita di Celestino V relativo alle sue dimissioni del 13 dicembre 1294”, spiega Di Carlo, docente di Storia della Chiesa Antica e Medievale dellāIstituto Superiore di Scienze Religiose āFides et Ratioā
dellāAquila) “Tale abdicazione suscitĆ² grande scandalo ai suoi tempi e continuĆ² a essere oggetto di diatriba nei secoli successivi, anche grazie allo zampino di Dante Alighieri.
Occorreva, quindi, anche dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI, rintracciare i testi dei canonisti dellāepoca di Celestino V, tradurli in modo integrale e ridiscutere la questione dantesca. Lopera che ĆØ dedicataĀ Ā ad perpetuam memoriam del Prof. Ilio Di Iorio, insigne latinista e del dott. Luigi Di Cesare, capitano del Borgo Pacentrano, che tanto si ĆØ prodigato nel la sua esistenza a valorizzare Pietro da Morrone. Fu lui a chiedere proprio alla Prof.ssa Stefania Di Carlo di scrivere il copione del āDecreto di nominaā, su cui per anni sul Morrone e poi allāAnnunziata si ĆØ tenuto lo spettacolo teatrale dedicato a Celestino V e curato dal Borgo Pacentrano.Ā āSaranno due giornate importanti per Sulmona e per lāintera provincia aquilana per i temi che saranno affrontatiĀ e per i personaggi che sono stati invitati ā dichiara il Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri āĀ Momenti che, nel segno di Celestino V, si svolgeranno tra le due Giostre Cavalleresche di Sulmona proprio per riaccendere i riflettori sulla centralitĆ avuta dalla cittĆ Peligna nellāambito della nuova narrazione storica che si sta facendo intorno alla figura dellāEremita del Morrone. Questi eventi, inoltre, sono stati realizzati allāinterno del progettoĀ āLe capitali celestiniane della pace verso il Giubileoā che la Fondazione sta portando avanti con lāobiettivo di mettere in rete le eccellenze del nostro territorio e trasformare il messaggio di Celestino V in un motore di unitĆ e di sviluppo attraverso la promozione turistica di tutto il territorio della provincia aquilanaā. (a.c.)