FONDI PER IL RESTAURO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA LIBERA, LA PRECISAZIONE DELLA CURIA

Gent.mo Direttore,
in merito all’articolo La milionaria di Pratola? È la Madonna della Libera pubblicato sul Suo
giornale online in data 24.VII.2024, pur evidenziando l’importanza del finanziamento ottenuto per il restauro della Basilica della Madonna della Libera a Pratola Peligna, presenta notevoli imprecisioni e lacune che è necessario chiarire.
Il finanziamento di un milione di euro per i lavori di consolidamento del santuario della
Madonna della Libera, lungi dall’essere un’iniziativa improvvisa o legata a una vincita al lotto, è frutto di un lungo iter burocratico che ha visto coinvolti diversi attori istituzionali. Per questo, con la presente, si chiede la pubblicazione della seguente rettifica secondo una ricostruzione fedele e accurata dei fatti:
Origine del finanziamento: Il milione di euro destinato ai lavori di restauro (previsto dal secondo Lotto) è frutto di un decreto del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) del 27 luglio 2021, assegnato al Ministero dei Beni Culturali.

Lentezza burocratica: Il progetto doveva essere realizzato dal Segretariato Regionale della
Sovrintendenza dei Beni Culturali, ma a causa di un elevato numero di opere da realizzare (113 in totale), di cui, per quanto alla Diocesi di Sulmona-Valva, solo due sono state avviate, si è verificato un notevole rallentamento.

Tentativi di accelerazione: Ci sono state sollecitazioni da parte della Diocesi di Sulmona-Valva per sensibilizzare la realizzazione del progetto.

Iniziativa del Comune di Pratola Peligna: Di fronte a questo lentezza, il Sindaco di Pratola Peligna, coadiuvato da un tecnico comunale, in sintonia con la Diocesi di Sulmona-Valva e la Parrocchia di Pratola Peligna, ha avanzato la proposta di essere l’ente attuatore del progetto secondo le disposizioni ministeriali, dal momento che il primo lotto era già stato realizzato dal Comune stesso per delega del Ministero Beni Culturali.

Richiesta di autorizzazione: A seguito della comune decisione, è stata presentata una richiesta formale al Segretariato Regionale per ottenere l’autorizzazione a procedere con i lavori. La normativa vigente prevede che, per progetti finanziati con fondi statali, siano coinvolti uffici pubblici in grado di garantire la corretta gestione delle risorse.

Conclusioni: Il ritardo nell’avvio dei lavori non è dovuto a disinteresse o inefficienza – come evidenziato malamente nell’ articolo,  ma a una complessità burocratica che ha reso necessario affrontare una serie di ostacoli. L’impegno della Diocesi di Sulmona, nella persona del Suo Vescovo, Mons. Michele Fusco, e dei collaboratori dell’Ufficio Diocesano Arte Sacra, Beni Culturali, edilizia di culto, diretto dal Sig. Pietro Conforti, è stato costante nel cercare di accelerare i tempi e di trovare una soluzione che permettesse di salvaguardare questo importante patrimonio culturale.

Un pensiero su “FONDI PER IL RESTAURO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA LIBERA, LA PRECISAZIONE DELLA CURIA

  • E gli ospedali senza carta igienica… per non parlare di cose che mancano molto più importanti. Che paese strano, l’Italia. Un paese laico per costituzione. Un paese in cui si crede che il culto ai santi si onora a suon di milioni, costruendo vuoti e inutili edifici. “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa dal Padre vostro che è nei cieli…” Matteo 5.7.

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