AUTONOMIA DIFFERENZIATA: IN VALLE PELIGNA LA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM ABROGATIVO
Il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico e i Giovani Democratici di Sulmona hanno lanciato un appello a tutte le forze politiche e associazioni locali per unire gli sforzi nell’abrogazione della legge sull’Autonomia Differenziata. L’obiettivo è raccogliere le 500mila firme necessarie per presentare la richiesta di referendum alla Corte di Cassazione, con la speranza di portare la questione alle urne nella primavera del 2025.
Il comitato referendario inizierà la raccolta firme domani, venerdì 26 luglio, a Pratola Peligna, in occasione del mercato settimanale. La mobilitazione proseguirà sabato 27 luglio a Sulmona, dove una postazione mobile sarà operativa lungo tutto il mercato cittadino dalle 9.30 alle 13. Durante questi eventi, i cittadini avranno l’opportunità di sottoscrivere il quesito referendario e contribuire alla campagna per fermare una riforma che il comitato considera potenzialmente dannosa per l’unità nazionale.
I promotori del referendum sottolineano che la legge sull’Autonomia Differenziata rischia di frammentare irreparabilmente i servizi fondamentali, come sanità , istruzione, trasporti, infrastrutture, ambiente e agricoltura, soprattutto nel Mezzogiorno e nelle aree più marginalizzate del paese. “È fondamentale preservare l’integrità e il valore del Tricolore, garantendo equità e omogeneità nei servizi pubblici su tutto il territorio nazionale”, affermano i rappresentanti del comitato.
L’iniziativa ha già raccolto il sostegno di numerose forze politiche locali e associazioni civiche, preoccupate dalle implicazioni che la riforma potrebbe avere sulla coesione sociale e sulla distribuzione delle risorse. Anche all’interno del governo e della maggioranza si sono levate voci critiche, che mettono in dubbio la necessità e l’efficacia di un’autonomia regionale spinta.
Il comitato invita tutti i cittadini a partecipare attivamente a questa campagna referendaria, sottolineando l’importanza di difendere l’unità del Paese e il futuro del territorio. “Questo è un momento cruciale per la nostra nazione”, concludono i promotori, “e ogni firma è un passo verso la salvaguardia dei nostri diritti e servizi”.
LA MORTE ARTIFICIALE DI SERGIO MATTARELLA (facciamo un nome conosciuto a tutti e perciò comprensibile a tutti) sarebbe prevista dalla attuale intelligenza artificiale generativa e di analisi predittiva se tale strumento ci affermasse , per esempio, che, avverandosi, il detto Presidente che ha appena compiuto 83 anni essendo del 1941, morirà per improvviso coccolone alle ore 15 del 25 luglio 2056 a 115 anni. Per più impassibile procedere della natura invece, se tale natura ci fa assistere anche ad episodi strazianti negli ospedali pediatrici di bambini di qualche anno di età colpiti da malattie invincibili come qualvolta anche giovani nel fiore dei 20 anni, è più reale che Mattarella ci possa lasciare anche tra un ora (come lo stesso può accadere a me) oppure, per come si prefigura dallo stato che mostra, possa auspicabilmente arrivare sin verso i 100 se in buona salute ed accurato nel non eccedere a tavola e nello svolgere vita sana secondo le raccomandazioni della comune conoscenza medica. Ma il momento esatto non lo potrà mai conoscere la intelligenza artificiale altrimenti saremmo di fronte ad uno spaventoso fenomeno sovrannaturale di valenza miracolosa se, neanche, IL DEMONIO; che per la nostra religione ha capacità intellettuali maggiori a quelle possedute dalla intelligenza umana con la quale quella artificiale propaganda di confrontarsi; che può fare di tutto, PUÒ PREVEDERE IL FUTURO.
Tanto si può affermare per le semplici esperienze statistiche del passato, atteso che è proprio un detto della romanità NATURA NON FACIT SALTUS, ma, procede sempre per gradi, se in Italia ed in ogni dove, muore per anno, sempre un simile numero di persone e percentualmente maggiore di eta’ avanzata invece che giovani. Perciò, Mattarella che, anche se lo nomini Gran Visir, è sempre un elemento della natura esattamente uguale ai suoi simili, non può essere escluso da queste statistiche che per compito l’ISTAT compila, dei nati per natura e dei morti per natura. Lo stesso; si dovrebbe dire alle ASL; avviene per le malattie, perciò tra tre anni si ammaleranno ed avranno bisogno di stessi trattamenti diagnostici ed assistenziali un non differente numero di persone del corrente anno, senza sorprese e senza urgenze. Non si comprende perciò, se lo sanno perfettamente, la strana impreparazione e lo strano affanno delle lunghissime liste di attesa, se proprio in Abruzzo il crimine sanitario ha dimostrato di essere particolarmente bieco e feroce e; espongono gli attuali eventi giudiziari; non assolutamente debellato.
La Costituzione dice che un malato ha diritto di essere specialmente protetto – come un minore – spettandogli attenzioni e cure che, invece, gli vengono rifiutate con simulazioni scellerate di inefficienza del truffaldino servizio pubblico in modo da farlo necessariamente rivolgere con, ancora invece, esborso di denaro alle complici strutture private che, per prevedere la malattia, offrono servizio pronta cassa, in contanti e senza fattura, come a pari livello avviene, e si inizia ad ascoltare in luoghi interni più particolari (specie del meridione), in gente che si rivolge ad operatori esoterici per conoscere il futuro tramite la cartomanzia o la numerologia ed altre pratiche occulte. La Intelligenza Artificiale non affianca la lettura dei tarocchi e non ne conferma l’esito divinatorio con un supplemento tariffario, perché non sarà mai in grado con analisi predittiva di prevedere l’amore,la salute,il denaro, di comunicare con l’aldilà etc.. anche se, da come viene pubblicizzata mentalità arretrate possono essere indotte a crederlo. Altro che autonomia differenziata, la giusta direzione del FUTURO è la Intelligenza Artificiale
Ma non potrebbero preoccuparsi di riforma lavoro e tasse invece di perdere tempo in una cosa ormai inevitabile ???
Già che ci sono che organizzino una riforma anche della politica ormai fallita.
È vero.
Ormai il tracollo di questa nazione è inevitabile.