FARMACIA: DURC IRREGOLARE E LA ASL NON PAGA IL COMUNE

La Asl non ha effettuato i pagamenti dovuti al Comune di Sulmona a causa del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) irregolare. Questa situazione è stata spiegata dal sindaco Gianfranco Di Piero e dall’assessore comunale Armando Critani in una risposta scritta alla consigliera comunale Caterina Di Rienzo, che aveva presentato un’interrogazione sul funzionamento della farmacia comunale.

Nella nota inviata, il sindaco e l’assessore spiegano che la farmacia comunale ha sempre richiesto i rimborsi per i farmaci alla Asl, presentando mensilmente le relative distinte contabili da ottobre 2022. Tuttavia, la Asl non ha disposto tutti i pagamenti a causa della condizione irregolare del Durc del Comune di Sulmona. Questo problema non riguarda solo Sulmona ma molte altre amministrazioni, tanto che è stato necessario un intervento del legislatore con una misura specifica nella legge di bilancio 2024 per affrontare le irregolarità contributive fino al prossimo 31 dicembre.

Al momento, il Comune ha incassato interamente i rimborsi spettanti per il 2022, ma restano da incassare i rimborsi per tre mensilità del 2023 e per tutto il 2024, per un totale di 228.982,32 euro.

“L’affermazione che la farmacia comunale non abbia richiesto i rimborsi alla Asl per venti mesi, accumulando circa 700mila euro di arretrati, è falsa”, afferma l’assessore Critani, “le richieste sono state regolarmente presentate, ma ci sono ritardi nei pagamenti dovuti alla necessità di regolarizzare posizioni contributive dei dipendenti ed ex dipendenti del Comune, che rendono il Durc irregolare”.

Critani assicura che l’ufficio del personale stava già lavorando alla risoluzione di questa problematica prima dell’interrogazione della consigliera Di Rienzo e che il Durc tornerà regolare entro poche settimane, permettendo alla Asl di effettuare i pagamenti.

Critani conclude esprimendo perplessità riguardo alla fonte dei dati della consigliera Di Rienzo, sottolineando che un semplice chiarimento con gli uffici avrebbe evitato insinuazioni di malagestione della farmacia comunale, la cui gestione è stata sempre svolta con diligenza e professionalità dalle farmaciste.

Di Rienzo replica a Critani

Leggo esterrefatta le considerazioni dell’assessore Critani il quale non comprende: “Da quale fonte la consigliera Di Rienzo abbia preso questi dati. Sarebbe bastato chiedere spiegazioni agli uffici per scoprire che questo ritardo nell’incasso dei rimborsi non ha determinato nessun danno per l’ente, vista l’attuale consistenza della cassa comunale, piuttosto che insinuare il dubbio di una malagestione della farmacia comunale che oltretutto getta ingiuste ombre sull’operato dei dipendenti, in particolare delle farmaciste, essendo loro deputate all’adempimento mensile della richiesta del rimborso alla Asl, che hanno sempre svolto il proprio lavoro con diligenza e professionalità”. Suggerisco all’assessore Critani, lautamente retribuito nel suo ruolo di oscuro assessore del Comune di Sulmona, di leggere prima di parlare, anche perché vista la sua assoluta inesperienza politica e amministrativa è facile che prenda lucciole per lanterne: la mancanza di rimborsi mi è stata sollevata proprio dalle dipendenti della farmacia comunale che lui sicuramente neppure conosce, e per le quali invece mi sono sempre battuta affinché avessero le giuste risorse anche da un punto di vista numerico, ovvero del personale dipendente, per lavorare con dignità. Tanto questo è vero che la mia interrogazione riguarda le mancate richieste dei rimborsi da parte del Comune. Rimborsi che apprendo il Comune non ottiene poiché non in regola con i contributi da pagare ai dipendenti. Fatto incommentabile di per sé. Suggerisco inoltre all’assessore Critani di non mentire alla città: le casse comunali non sono così attive se lo scorso consiglio del 15 luglio si è votato per prelevare somme dal fondo di riserva su sua proposta. Insomma, oltre che politicamente e amministrativamente impreparato, anche distratto e scordarello! Vada in vacanza, tanto della sua assenza non se ne accorgerebbe nessuno e forse gioverebbe alla città.