“CORFINIUM, DOVE L’ITALIA NACQUE”: DOMENICA LA RIEVOCAZIONE STORICA
Tonerà domenica 21 luglio a Corfinio la rievocazione storica “Viteliu”, dedicata alla nascita della Confederazione dei Popoli Italici, detta “Lega Italica”, e alla scelta di Corfinio come sua capitale. Era il 91 a.C. e delegazioni di Sanniti, Marsi, Piceni, Vestini, Frentani, Marrucini, Apuli e Lucani, stanchi dei soprusi di Roma, decisero di confederarsi e raggiunsero i Peligni nell’antica Corfinium per farne la capitale confederale ribattezzandola “Italia”, nome che, per la prima volta nella storia, assunse significato politico di nazione. Gli Italici insorti crearono una vera e propria struttura politica sullo schema di quella dell’Urbe. Elessero due consoli, uno dei Marsi e uno dei Sanniti e un’assemblea di cinquecento senatori. Ma in particolare coniarono monete che riproducevano il giuramento di fedeltà degli Italici contro Roma. La rievocazione storica, organizzata da Comune e Pro Loco, con il sostegno della Regione Abruzzo, si propone di far rivivere questa pagine di storia scritte 2113 anni fa. Dalle ore 18, diversi quadri animeranno gli angoli del paese: s inizierà dai fatti bella battaglia di Ascoli, tra l’esercito romano e una delegazione dei Popli italici, in piazza Falcone e Borsellino. Riecheggeranno il giuramento della Lega Italica e il voto davanti alla dea italica Angizia. Il corteo inizierà la sua sfilata dal museo civico archeologico Antonio De Nino, nel quale sono custoditi numerosi reperti di quei tempi. Infine dopo aver attraversato la via Italica si arriverà alla cattedrale di San Pelino dove sarà tenuto il giuramento. Seguirà la scena del sacrificio in via Italica. La conclusione si terrà in piazza Falcone e Borsellino. In serata, dalle 21:30, in piazza ci saranno combattimenti, spettacoli di fuoco a cura dei “Mercenari d’Oriente” e la musica dei Fus Roh Dah. (a.c.)
Sono Sannita, se permettete lo sottolineo…Popolo evoluto fiero e tenace il nostro. Seppe tener testa per secoli a Roma. Emblema della libertà contro la prepotenza dell’ Urbe… Grandi condottieri tutti…ma il mio cuore è rimasto fulminato per Gavio Ponzio l’ eroe delle Forche Caudine e non solo… grande Embratur, fiero valoroso, grande stratega con un bel cuore e un gran cervello..degno erede di Erennio Ponzio…mente illuminata del Samnium… Articolo entusiasmante…Sto per addentrarmi nella lettura del volume storico Viteliu ‘di Gianfranco de Benedittis…ma ho all’ attivo diverse letture di romanzi storici sempre sugli antichi Sanniti…e non solo per mera curiosità…ma per ricerca..da decenni è in corso una rivalutazione storica, che si è intensificata in quest’ ultimo periodo…forti anche dei reperti Archeologici e delle ricerche di insigni Storici. che tendono a contrastare l’impostazione Romano centrica di una certa storiografia antica e moderna…Il popolo Sannita merita ( parlo dei miei Sanniti perché di parte ovviamente, e perché unici ) il Posto che merita nella storia…vedete il libro storico ” I Sanniti una storia negata” del prof. Gianfranco de Benedittis…e questo anche per punire chi ha commesso l’ ignominia della barbara uccisione di Gaio Ponzio, macchia d’ infamia per l’ Urbe…la quale fu meno generosa di Gavio Ponzio il grande Generale magnanimo…Per togliere ai Sanniti la definitiva condanna alla Damnatio memoriae e per focalizzare l’ attenzione alle barbarie commesse dopo dal Dittatore Silla..ai tempi della guerra sociale. L’ uccisione di massa di migliaia di Sanniti al Campo Marzio, la messa a ferro e fuoco dell’ intero Sannio e il genocidio della popolazione Sannita e la lista nera di Proscrizione in cui venivano scritti i nomi dei generali e sottoposti che avevano guidato le rivolte contro la prepotenza e arroganza romana… Rievocazione stupenda, complimenti.