PERCHÉ NEGARE A CLAUDIA FEDERICO GLI AUGURI SINCERI DI RETEABRUZZO?
di Luigi Liberatore – Non vado spesso ad indagare i commenti agli articoli pubblicati da Reteabruzzo. Soprattutto quando si tratta dei miei che scatenano reazioni contrastanti. Più brutti che belli. Ho letto che agli apprezzamenti per la dottoressa Claudia Federico, medico laureata col massimo dei voti su una tesi di pediatria davvero impegnativa, sia stato riservato da un anonimo il commento deluso quasi che le attenzioni per quella ragazza siano state solo perché figlia dell’ex sindaco di Sulmona, Fabio. No. Non ci siamo. Anche le mie figlie, tanto tempo fa, si sono laureate chi in ingegneria chi nella meno aulica laurea in linguistica, ciò stante a nessuna è stata riservata attenzione giornalistica. Tuttavia credo che a questa ragazza, che si affaccia con le carte in regola nel mondo della medicina, le deve essere assicurato il nostro libero e incondizionato sostegno per il brillante accesso in una area delicatissima. Per suoi meriti specifici e non perché appartenente ad una famiglia di medici di cui lei prolunga un tralcio interessante. Possiamo discutere sul trascorso politico di Fabio Federico, sindaco della città di Sulmona per un partito da me stesso non condiviso e trovare elementi di disaccordo. Tutto accettabile. Lasciamo stare però la dottoressa Claudia, interprete illuminata di una famiglia di medici, non perché figlia dell’ex sindaco di Sulmona o nipote di Giovanni, ma per i suoi meriti emergenti. Auguri, cara dottoressa, da un umile giornalista nella certezza che saprà dare risposte scientifiche alla “sinovite transitoria in età pediatrica”, al netto della sua appartenenza ad una famiglia di medici. Segua il suo percorso scientifico, lasci stare i commenti giornalistici. Noi apparteniamo a quella famiglia di presuntuosi che vuole spiegare ad altri ciò che non ci riesce di capire.
Magari il signor Liberatore aveva un’ampolla piena di bussolotti con all’interno il nome di tutti i neo laureati della zona, ha preso un bimbo che passava per strada e, alla presenza di un notaio, glie ne ha fatto estrarre uno che riportava proprio il nome della nuova dottoressa.
Lo sa perché bisognerebbe negare l’augurio a questa (sicuramente brillante) laureata? Perché altrimenti dovreste fare gli auguri ad ogni singolo laureato della valle peligna. Perché l’articolo del suo augurio palesa una discrezionalità inaccettabile rispetto ad un maggior presunto valore di questa laurea rispetto ad altre.
Ma è per caso figlia di quel gran signore che ci delizia con rare perle di cultura dal suo profilo facebook?
Auguri doppi, dottoressa.
Se te lo chiedi, questo lavoro non fa’ per te.
Sai quanti ragazzi si laureano in medicina……
Nessuno ha detto mai niente.