COMUNE SULMONA, APPROVATE NUOVE TARIFFE TARI: RECUPERATA EVASIONE PER 137 MILA EURO
Con una recente delibera di giunta, il Comune di Sulmona ha approvato la determinazione delle tariffe Tari per l’anno 2024. La delibera è stata votata oggi a maggioranza dalla commissione bilancio.
Il Piano economico finanziario (Pef), che costituisce il totale delle entrate tariffarie essenziali per coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ha registrato un aumento del 5,4%. Le entrate totali del Pef sono passate dai 4.237.710 euro del 2023 ai 4.465.715 euro per l’anno in corso. Questo incremento è stato validato dall’Agir (Autorità gestione integrata rifiuti urbani per l’Abruzzo), che è diventata l’Ente territoriale di competenza (Etc) al posto del Comune di Sulmona.
Una novità rispetto al 2023 è l’applicazione della deliberazione di Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) che, dal 1° gennaio scorso, ha introdotto due componenti perequative unitarie applicabili a tutte le utenze del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Queste componenti, aggiunte al corrispettivo dovuto per la Tari, sono:
- Ur1: per la copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti, pari a 0,10 euro per utenza all’anno.
- Ur2: per la copertura delle agevolazioni riconosciute per eventi eccezionali e calamitosi, pari a 1,50 euro per utenza all’anno.
“L’incremento è dovuto al meccanismo di calcolo del Piano economico finanziario (Pef) Mtr-2 del servizio imposto dall’Autorità di regolazione nazionale del settore, che deve tener conto dell’aumento inflazionistico del biennio 2022-2024”, afferma l’assessore al bilancio Armando Critani, “abbiamo lavorato per contenere i rincari per quanto possibile. Gli aumenti previsti sono inferiori alla percentuale massima del 9,6% fissata da Arera per il 2024 e sono pari in media al 4,8% per le utenze domestiche e al 6% per quelle non domestiche. È stata fatta una rimodulazione a vantaggio delle utenze domestiche rispetto a quelle non domestiche, considerando che queste ultime hanno la possibilità della deducibilità”.
Per dare un’idea degli incrementi, l’assessore Critani ha illustrato alcune simulazioni (al netto delle componenti perequative): un single che vive in una casa di 70 metri quadrati pagherà nel 2024 7,61 euro in più, mentre un nucleo familiare di quattro persone in una casa di 120 metri quadrati vedrà un aumento di 16,94 euro. Un negozio di vendita al dettaglio di 100 metri quadrati pagherà 27,42 euro in più.
“È doveroso sottolineare che l’aumento del valore del Piano economico finanziario è stato mitigato dal recupero di evasione tributaria effettuato dall’ufficio tributi del Comune nell’annualità pregressa, che ha portato a un recupero di circa 137mila euro, senza il quale ci sarebbero stati ulteriori incrementi di tariffa”, conclude l’assessore Critani.
L’approvazione delle nuove tariffe, sebbene contenute, rappresenta un ulteriore sforzo del Comune per mantenere alti gli standard dei servizi offerti alla comunità, garantendo una gestione efficace dei rifiuti urbani e cercando di minimizzare l’impatto economico sulle famiglie e le attività commerciali.
I comuni morosi con il Cogesa, hanno applicato l’aumento?
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