SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA “ROSSO-NERA”

di Luigi Liberatore – “Ch’avressimo da fà? L’aria che tira è quella che ce sventola e ce gira..” Guardate che è Trilussa che scrive a proposito di bandiere e banderuole: io conoscevo quel sonetto e mi è sembrato che calzasse perfettamente alla realtà politica di Sulmona, almeno quella prefigurata dal consigliere comunale, Teresa Nannarone, nella intervista resa qualche ora fa. Alla Nannarone, personaggio scomodo quanto volete ma di convinta fede (di sinistra), è stata negata la possibilità di chiedere in aula se davvero ci fossero iniziative di portare in maggioranza (di sinistra) gli esponenti di Fratelli d’Italia, Masci e Zavarella. L’ufficio di presidenza avrebbe negato alla stessa Nannarone di porre il quesito, anche formulandolo come interrogazione,sull’assunto che la domanda di attualità come l’ha definita Nannarone fosse, invece,, di carattere personale e non già di interesse pubblico. E’ di palmare evidenza che tutto nasce dalla famosa, o famigerata, cena della settimana scorsa tra il sindaco e i suoi più fidati collaboratori con gli esponenti di Fratelli d’Italia, appunto Masci e Zavarella, che ha scosso il flemmatico ambiente sulmonese interessato più che al menù di pesce, penso spartano e delicato e non appiccicaticcio come può essere con una frittura, ma ai risvolti politici che quell’incontro potesse nascondere. La dichiarazione di Zavarella che si era trattato di un incontro tra amici per mangiare un po’ di pesce, non ha convinto né la gente e tantomeno l’opposizione a Palazzo san Francesco. Ecco la giustificazione di fondo alla richiesta del consigliere Nannarone che nella sua intervista denuncia l’arbitrarietà del diniego opposto alla presentazione di una interrogazione consiliare. “Quando ti impediscono di parlare è segno che non hanno argomenti per risponderti-scrive la Nannarone- e come definirli se non prepotenti, inadeguati o semplicemente vili”? Prefigura perfino l’assegnazione degli incarichi agli esponenti di destra cui spetterebbe la presidenza del Consiglio ed un assessorato, dando così il via ad un laboratorio politico unico in ambito nazionale, un bicolore rosso-nero che “coprirebbe di ridicolo la città di Sulmona”, sentenzia ancora la Nannarone. Torniamo a Trilussa e al suo sonetto per declinarlo alla maniera della Nannarone nella parte in cui la bandiera rivendica un suo primato sulla banderuola: “Bandiera rossa è troppo bella per annasse a mischià co’ na girella”. Dalla cena a base di pesce, non un cenno da parte del sindaco il quale continua il suo cammino col fare di sempre, sul cui viso inespressivo scivola tutto come l’acqua piovana scola dolcemente sui vetri scheggiati di una finestra.