“L’ETÀ FRAGILE” DI DONATELLA DI PIETRANTONIO VINCE IL PREMIO STREGA

Con 189 voti su 644, la scrittrice abruzzese Donatella di Pietrantonio trionfa nella 78ª edizione edizione del Premio Strega con il romanzo “L’età fragile” (Einaudi). Ha prevalso sugli altri 5 finalisti, staccando Dario Voltolini, con “Invernale” (La nave di Teseo, 143 voti) e Chiara Valerio, con “Chi dice e chi tace” (Sellerio, 138 voti). Una vittoria annunciata quella di Di Pietrantonio,  che aveva già conquistato il “Premio Strega Giovani 2024”. Un riconoscimento che la scrittrice abruzzese ha dedicato a tutte le donne. «Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi mi ritrovo a verificare non più scontati», sono state le sue prime parole, durante la serata di premiazione, che si è svolta ieri, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma,  con la conduzione di Geppi Cucciari e Pino Strabioli, Di donne e di tante forme di fragilità parla infatti il romanzo della scrittrice di Penne. Al centro il richiamo di un episodio di cronaca nera, uno dei più brutti della storia d’Abruzzo, il delitto del Morrone, in cui, nel 1997, persero la vita le giovani Tamara Gobbo e Diana Olivetti. Ma c’è tanto altro ancora nel romanzo di Donatella Di Pietrantonio: una studentessa chiusa in sé e isolata dal mondo, dopo l’esperienza del lockdown e del Covid, un’aggressione subita per strada e un borgo di montagna che prova a preservare la sua “fragilirà” da attacchi esterni. Ad applaudirla, tra il pubblico, i suoi amici e sostenitori, ma anche case editrici e giornalisti di settore. Assente il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.  Un’importantissima affermazione per la dentista pediatrica abruzzese che ha conquistato il panorama della letteratura italiana contemporanea: già nel 2021 era entrata tra i finalisti dello Strega con l’altro romanzo “Borgo Sud (Einaudi).