TENTÒ DI STRANGOLARE DOTTORESSA, ASSOLTA 52ENNE PERCHÈ INCAPACE D’INTENDERE E VOLERE

È stata assolta per incapacità totale d’intendere e volere al momento del fatto. Con questa formula, il giudice del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ha assolto una 52enne di Corfinio dal reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

I fatti risalgono al 26 aprile 2022. Secondo l’accusa, la donna, paziente del centro di salute mentale di Sulmona, avrebbe aggredito una dottoressa del Csm. In un momento di estrema tensione, la 52enne avrebbe messo le mani al collo della dottoressa con l’intenzione di strangolarla, nel tentativo di costringerla a omettere un atto d’ufficio.

L’aggressione non si è fermata qui. Insieme alla dottoressa, era presente anche un’assistente, la quale è stata presa per i capelli e fatta uscire di casa. La dottoressa, successivamente, si è recata in ospedale per ottenere un referto medico e ha denunciato l’episodio, ma durante il processo ha scelto di non costituirsi parte civile.

L’imputata è stata sottoposta all’esame del perito, il quale ha stabilito che, al momento del fatto, non era capace d’intendere e volere. Questa perizia è stata determinante per l’assoluzione della donna da parte del Tribunale.

La decisione di assolvere la 52enne per incapacità totale d’intendere e volere al momento del fatto solleva importanti riflessioni sulla gestione dei pazienti con gravi problemi di salute mentale e sulla necessità di supporti adeguati per prevenire situazioni di pericolo sia per i pazienti stessi che per il personale medico.