SURREALE RICHIESTA DI UN DETENUTO: CHIEDE AL GIUDICE DI ANDARE AL MARE

“Signor giudice, chiedo solo una cosa: mi mandi al mare. Terrò il telefono sempre acceso e reperibile”. È questa l’incredibile richiesta avanzata ieri in tribunale da Diego Esposito, detenuto napoletano di 50 anni, durante la prima udienza del suo processo.

Esposito è accusato di atti persecutori nei confronti di una neo maggiorenne di Castel di Sangro. Nei giorni scorsi, l’uomo è finito in carcere per aver violato il divieto di dimora nel capoluogo sangrino, aggravato dall’assenza di un domicilio idoneo.

Di fronte al giudice Irene Giamminonni, Esposito ha reso dichiarazioni spontanee, presentando una richiesta a dir poco surreale: ottenere un permesso per andare al mare, nonostante la detenzione. La richiesta ha lasciato sbalorditi tutti i presenti in aula, compreso il suo avvocato, Alessandro Tucci.

Il legale ha immediatamente chiesto una perizia psichiatrica per il suo assistito, richiesta che è stata prontamente accolta dal giudice Giamminonni. Il perito incaricato dovrà determinare se Esposito fosse capace di intendere e volere al momento dei fatti contestati.

Secondo l’accusa, il 50enne avrebbe perseguitato la giovane donna per quattro mesi, seguendola con appostamenti, telefonate incessanti, pedinamenti e addirittura presentandosi alla sua festa di compleanno, provocando un forte stato di ansia e paura nella vittima.

Il processo proseguirà nei prossimi mesi, mentre si attendono i risultati della perizia psichiatrica per fare chiarezza sulla condizione mentale dell’imputato al momento dei fatti.