BRASILIANA CONVIVENTE OTTIENE RESIDENZA DAL COMUNE SENZA L’INTERVENTO DEL GIUDICE

La convivenza con un imprenditore del posto le ha permesso di potersi iscrivere all’ anagrafe del comune di Castel di Sangro anche senza permesso di soggiorno. È la storia di una giornalista brasiliana, Fabiana De Santis, che segna un precedente storico in quanto la donna ha avuto la residenza senza far ricorso in tribunale. Si tratta del primo caso, in Abruzzo di iscrizione all’anagrafe comunale, per una convivenza di fatto. Alla base della concessione da parte degli uffici comunali del capoluogo sangrino  c’è stata la richiesta presentata dall’avvocato Gaetana Di lanni.

L’avvocatessa Gaetana Di Ianni

“L’elenco dei tribunali che, da nord a sud, hanno disposto la registrazione del contratto di convivenza, anche quando una delle due persone è priva di permesso di soggiorno, è lunghissimo”, ha scritto l’avvocato nella richiesta avanzata al Comune di Castel di Sangro. Secondo l’avvocato “è indispensabile che ogni Comune che dovesse applicare la normativa in materia difforme da quanto prospettato, aggiorni le proprie procedure e le renda coerenti con il contenuto della giurisprudenza. Sarebbe intollerabile l’esclusione generalizzata dei diritti viziata da un’interpretazione non coerente della legge”. La richiesta è stata accolta positivamente, per la gioia di Fabiana e Marcello Ricchiuto, che non nascondono la soddisfazione, soprattutto perché, a differenza di quanto avvenuto altrove, non c’è stato bisogno di ricorrere in Tribunale. “Il Comune di Castel di Sangro ha dimostrato di essere all’avanguardia nella tutela dei diritti dei suoi cittadini, riconoscendo la convivenza di fatto come un atto di libertà e democrazia. Questo è un importante messaggio di inclusione e rispetto per tutte le forme di amore e convivenza, che speriamo possa essere seguito da altri Comuni e istituzioni in tutta Italia”, ha commentato la giornalista brasiliana, secondo la quale, «in un momento in cui i diritti umani sono ancora minacciati in molte parti del mondo, è importante impegnarsi a credere e a lottare per essi. Solo attraverso una società civile consapevole e impegnata possiamo garantire un mondo più giusto e democratico per tutti. La burocrazia deve esistere, ma deve essere al servizio dei cittadini e dei loro diritti. Credere nei diritti umani e lottare per essi è un grande passo avanti verso un mondo migliore”

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