COGESA, MONITORAGGIO ARIA E SCREENING SANITARI: OK DEL TAVOLO TECNICO
Nei prossimi giorni, Arta Abruzzo, in collaborazione con Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), darà il via a una capillare campagna di monitoraggio della qualità dell’aria nelle zone circostanti la discarica e l’impianto di trattamento del Cogesa di Noce Mattei. Utilizzando un laboratorio mobile, l’iniziativa mira a rilevare eventuali fattori inquinanti. Parallelamente, le autorità sanitarie regionali condurranno test di screening sulla popolazione per identificare possibili effetti negativi sulla salute dei cittadini.
La decisione è stata presa durante il tavolo tecnico che si è tenuto questa mattina presso la sede dell’Arta a Pescara, alla presenza dei vertici delle autorità regionali sanitarie e ambientali. L’obiettivo principale è quello di verificare un possibile nesso di causalità tra l’impianto di smaltimento rifiuti e i ricoveri per tumori alla prostata e alla mammella registrati negli ultimi anni a Sulmona.
Presenti all’incontro l’assessore alla Sanità Nicoleta Verì, le consigliere regionali Maria Assunta Rossi e Marianna Scoccia, il direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo Claudio D’Amario, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale Pierluigi Cosenza, il direttore di Arta Abruzzo Maurizio Dionisio, il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero e l’assessore comunale all’ambiente Sergio Berardi.
“È stato un tavolo operativo e condiviso”, ha dichiarato in una nota Maurizio Dionisio, direttore generale di Arta Abruzzo, “che ha coinvolto i principali soggetti istituzionali in tema di sanità e gestione rifiuti, per concordare le strategie da adottare a tutela della salute della popolazione. L’Agenzia, mediante il laboratorio mobile, effettuerà una rilevazione costante della qualità dell’aria per determinare eventuali fuoriuscite di sostanze inquinanti”.
Il laboratorio mobile di Arta è attrezzato per analizzare le matrici acqua e aria e monitorare in continuum le concentrazioni di inquinanti derivanti da incendi, emissioni odorigene e sversamenti. È inoltre dotato di droni con termocamere ottiche e termiche per verificare differenze di temperatura del suolo, indicative di fuoriuscite di gas e altre sostanze potenzialmente inquinanti. “Arta Abruzzo”, ha concluso Dionisio, “dopo aver condiviso con le autorità sanitarie e con Ispra le modalità d’intervento, si attiverà immediatamente mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche per monitorare costantemente la qualità dell’aria nei territori limitrofi alla discarica del Cogesa”.
A margine dell’incontro, le consigliere regionali Maria Assunta Rossi e Marianna Scoccia, promotrici della convocazione del tavolo tecnico, hanno espresso soddisfazione per l’esito del summit. “Questo rafforza il coordinamento e la condivisione delle migliori prassi in campo sanitario e ambientale”, hanno dichiarato. Inoltre, hanno rivolto un ringraziamento particolare all’assessore regionale Nicoletta Verì “per la solerzia e la disponibilità mostrate nel collaborare attivamente all’attuazione delle misure e degli interventi che verranno messi in campo a tutela della salute della popolazione”.
Le consigliere hanno infine proposto una campagna di comunicazione per promuovere l’adesione della popolazione agli screening oncologici, fondamentali per la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie tumorali.
“Ringrazio l’assessore Nicoletta Verì e il direttore generale Arta per la solerzia dimostrata nella convocazione del tavolo e credo di poter dire che dal confronto odierno siano scaturiti risultati concreti, quali il monitoraggio dell’aria nell’area contigua all’impianto con il laboratorio mobile, il coinvolgimento dell’Ispra, lo screening sulla popolazione residente in località Marane. Ovviamente sarà mia cura seguire gli sviluppi della vicenda”, ha affermato il sindaco Di Piero.
Spero ora termino le chiacchiere sull’immobilità sui controlli sanitari.
A margine dell’incontro l’immancabile ciarlare politico auto referente e incensante, ma nessuna parola o riferimento sulla lungaggine dei tempi di attesa nel procedere su una problematica stranota in Regione come in Comune da anni e dai comitati evidenziati più volte.
Eppure la testardaggine di costoro ha mosso quello che certa politica ha per anni insabbiato, con la speranza che non insabbino anche questa a beneficio di altri.