GIUSTIZIA PER AMARENA: CRESCE L’ATTESA PER LA DECISIONE DEL PROCURATORE
Si avvicina il momento cruciale per il caso dell’uccisione dell’orsa Amarena. Il procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, è prossimo a chiudere le indagini sulla tragica vicenda che ha visto Andrea Leonbruni sparare una fucilata alla schiena dell’orsa nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre 2023 a San Benedetto dei Marsi. Dopo aver concluso la lettura della perizia balistica consegnata alla procura a fine marzo, Cerrato è pronto a prendere una decisione definitiva.
Con la chiusura delle indagini imminente, sarà il gup a stabilire la data dell’eventuale processo contro Leonbruni. L’attesa è palpabile, non solo tra i cittadini ma anche tra le associazioni animaliste.
L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) ha voluto esprimere la propria posizione sulla vicenda, riconoscendo l’importanza del meticoloso lavoro della procura di Avezzano. “Noi ovviamente non entriamo nel merito e nella tempistica di questa inchiesta, ma ci aspettiamo in tempi brevi la chiusura delle indagini perché Amarena, ammazzata senza motivo, merita giustizia e la merita subito”, hanno dichiarato gli attivisti di Aidaa.
La comunità locale e le organizzazioni per la difesa degli animali chiedono che venga fatta giustizia per Amarena, un simbolo della fauna selvatica abruzzese la cui morte ha suscitato grande commozione e indignazione. Ora, con le indagini prossime alla conclusione, cresce l’attesa per vedere come si evolverà la vicenda giudiziaria e se l’autore di questo gesto crudele sarà chiamato a rispondere delle sue azioni di fronte alla legge.
Restiamo in attesa delle prossime mosse del procuratore Cerrato e della successiva decisione del gup, che segneranno un passo fondamentale nella ricerca di giustizia per Amarena. (d.v.)
bene,parole di un signore vestito di bianco: ma quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti, ai cani, e poi lasciano senza aiutare la fame del vicino, della vicina…Ragione da vendere,logica delle priorita’,altro che ” grappolo d’uva “,meglio il metodo classico,e basta, o no?
bene,tragedia ? Si spendono notevoli risorse pubbliche per cosa? Circa 8 milioni di poveri nell’italietta delle chiacchiere ,3 miliardi di Umani non hanno accesso al cibo,guerre ovunque e qui c’e’ preoccupazione, attesa,commozione,indignazione ?
Giustizia di che? E basta,o no?
Almeno la mattina a colazione evitala la grappa!!!!
La povera Amarena era di spalle. Che tragedia.