GAROFANI ROSSI IN RICORDO DEL DELITTO MATTEOTTI
Un mazzo di garofani rossi, simbolo storico del socialismo, deposto ai piedi della targa del viale intitolato a Giacomo Matteotti e la lettura dell’ultimo discorso pronunciato dal deputato socialista, davanti alla Camera dei Deputati, il 30 maggio del 1924, sono stati i due momenti della celebrazione del centenario del delitto, che segnò la definitiva svolta del Paese verso il regime fascista. La celebrazione, oggi pomeriggio, nel piazzale antistante la Cattedrale di San Panfilo, è stata organizzata dal Centro Studi “Carlo Tresca”. Riccardo Verrocchi, esponente del Centro Studi, ha ricordato come gli storici hanno tracciato un parallelo tra il deputato e il sindacalista sulmonese come martiri del regime mussoliniano. E proprio Mussolini, all’indomani del discorso di Matteotti che denunciava soprusi e brogli elettorali nelle elezioni dell’aprile 1924, fu il mandante del delitto, come affermò lo stesso Tresca nel suo giornale “Il Martello”. Anche da Fratta Polesine, cittadina natale di Matteotti, è giunta una lettera di saluto a tutti i partecipanti alla commemorazione tenuta a Sulmona da parte dell’amministrazione comunale.