LA GRECA EVA LAMBROPOULOU VINCE IL PREMIO OVIDIO DI FOTOGRAFIA

 


Chronos e Kairos: il primo è il tempo cronologico e sequenziale, il tempo che fluisce e che scorre; Kairos è il tempo nel mezzo, un momento in un periodo di tempo indeterminato, nel quale qualcosa accade, l’attimo fuggente. Ed è attorno a queste due dimensioni che si è sviluppata la fantasia e l’arte degli oltre 500 fotografi che hanno partecipato al Premio Ovidio 2024, la rassegna internazionale di fotografia e arti visive. Immagini di altissimo livello e qualità arrivate da ogni parte del mondo. Venti le selezionate tra le più originali e significative, che rimarranno esposte per 4 mesi nella “Domus di Arianna”, all’interno del Palazzo dell’Annunziata.

Tra queste 20 è stata effettuata un’ulteriore selezione decisa da una giuria di esperti, presieduta da Riccardo Busi, presidente FIAP, da Pierluigi Rizzato, pluripremiato fotografo naturalista noto in tutto il mondo e dal sulmonese Umberto D’Eramo. Quattro le foto scelte: al terzo posto un ex aequo con la foto di Cristina Garzone e della greca Marevi Denaxa; al secondo posto il pugliese di Manfredonia, Lorenzo Di Candia con l’immagine  “Nurse in the surgery”, scattata all’interno di una sala operatoria durante un intervento chirurgico.  Vincitrice  della terza edizione del Premio Ovidio 2024 è risultata la greca Eva Lambropoulou con “Amore senza tempo”, un autoscatto in bianco e nero in cui l’autrice si ritrae in primo piano, stretta in un amorevole abbraccio dalla nonna.

La vincitrice del Premio Ovidio

La premiazione degli artisti, tutti presenti a Sulmona, è avvenuta ieri pomeriggio nel corso di una cerimonia che si è tenuta nella splendida cornice del cortile di palazzo dell’Annunziata, gremito di persone e alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Sulmona, Andrea Ramunno , del presidente della Fondazione Carispaq Mimmo Taglieri, del presidente FIAP Riccardo Busi e di tutti i fotografi premiati. “E’ importante rendere vitali questi luoghi. Ho avuto modo di visitare la mostra e questo può essere un modo per valorizzare i musei cittadini, attraverso istallazioni temporanee. E’ la strada giusta”- ha sottolineato, l’assessore Ramunno, ringraziando personalmente tutti gli artisti che hanno partecipato alla manifestazione. “Il premio arriverà lontano”, ha aggiunto il presidente della Fondazione Carispaq, “si tratta di un’iniziativa mondiale. Ho notato che questi fotografi sono arrivati in anticipo per immortalare la città. E’ un modo per esportare le nostre bellezze nel mondo”.

La presidente dell’Accademia di Fotografia Rossella Ciurlia e il vulcanico Umberto D’Eramo

Secondo Taglieri il personaggio di Ovidio deve essere ancor più valorizzato, grazie anche al team di questa associazione che può contare su professionisti e persone qualificate. “Dobbiamo essere noi i primi a parlare delle nostre caratteristiche e peculiarità, Ovidio in primis”, ha concluso. La proposta più interessante è arrivata da Busi che dopo aver ringraziato gli organizzatori per aver dato al gruppo di fotografi arrivati in città di conoscere le bellezze di Sulmona e del circondario. “Non voglio essere egoista”, ha detto Busi. “Per questo sarà mio compito portare in questa stupenda città tanti fotografi in modo che anche loro possano ammirarne la storia, i monumenti e l’arte. Ho parlato di FIAP foto days, una manifestazione che sta nascendo in FIAP e che mira a portare un certo numero di fotografi all’interno di varie realtà e che poi trasformi i fotografi in ambasciatori di questi posti. Spero di portare qui a Sulmona già dalla prossima Pasqua, tanti fotografi  in maniera che siano loro a scattare le foto e a farle girare per tutto il mondo, per rappresentare le bellezze che abbiamo in Italia e in Abruzzo”. Nella giornata di oggi i fotografi provenienti dalla Grecia, dalla Slovenia, dalla Georgia e da ogni parte d’Italia, isole comprese si sono spostati a Scanno e Villalago dove hanno potuto conoscere e fotografare gli angoli più suggestivi dei due paesi della Valle del Sagittario e entrare dentro la storia affascinante e unica del costume nuziale di Scanno. Un Premio Ovidio, quello organizzato dall’Accademia sulmonese di fotografia, che ha lasciato il segno,  destinato a diventare un punto di riferimento del fantastico mondo delle immagini e delle arti visive.