TERMINE “ZOCCOLA” INSULTO AL VIVERE CIVILE, NANNARONE SOLIDALE CON SALVATI

Teresa Nannarone, consigliera comunale di Sulmona, ha espresso il suo forte disappunto in merito all’uso del termine “zoccola” in contesti politici, definendolo un insulto al vivere civile. La sua dichiarazione arriva a seguito della sentenza del tribunale che ha ribaltato il precedente verdetto del giudice di pace, condannando l’ex sindaco Bruno Di Masci.

La sentenza e il caso Salvati

La vicenda riguarda Roberta Salvati, che ha subito offese di natura sessista durante una seduta consiliare. Il tribunale ha finalmente riconosciuto le sue ragioni, condannando Di Masci per le offese proferite. La Nannarone ha espresso la sua solidarietĆ  a Salvati in una nota, affermando: “Un abbraccio virtuale e non solo a Roberta Salvati, che immagino stamattina si sia svegliata con un senso di leggerezza in piĆ¹ rispetto agli anni trascorsi in attesa di una giustizia giusta”.

Il commento di Teresa Nannarone

Nannarone ha sottolineato lā€™importanza della sentenza per tutte le donne che lottano per ottenere rispetto, soprattutto in ambienti istituzionali. Ha evidenziato come il linguaggio politico maschile sia spesso intriso di violenza verbale e arroganza, che viene poi adottata anche da alcune donne che si conformano a queste modalitĆ . “Ipotizzare che il termine ‘zoccola’ abbia un significato politico ĆØ un insulto al vivere civile. Ma ĆØ solo quello il termine? E dove mettiamo ‘pazza’, ‘isterica’, ‘esaurita’, e tanti altri ancora usati contro le donne perchĆ© donne da chi siede proprio nelle istituzioni?”, ha scritto Nannarone.

Un problema di rispettabilitĆ  nelle istituzioni

La consigliera ha criticato duramente lā€™ambiente politico che tollera tali atteggiamenti, ribadendo che il rispetto dei ruoli istituzionali implica innanzitutto il rispetto della persona: “Con le donne si alza la voce, con le donne si alzano i toni, con le donne si mistifica abbondantemente la realtĆ  nascondendo cosƬ lā€™incapacitĆ  ad affrontarla la realtĆ  vera,” ha aggiunto, denunciando un peggioramento della situazione nella cittĆ .

Un augurio di forza e resilienza

Nannarone ha concluso la sua nota con un messaggio di sostegno a Roberta Salvati: “Ti auguro il meglio Roberta, tutto quello che ti ripaghi da ciĆ² che hai vissuto, perchĆ© anche se giovani barbari restano attaccati alla loro natura che li rende assai piĆ¹ vicini ai primati che agli uomini, tu intanto hai vinto”.

La sentenza rappresenta un passo avanti nella lotta contro la violenza verbale e sessista nelle istituzioni, e sottolinea la necessitĆ  di un cambiamento culturale e politico per garantire un ambiente di rispetto e dignitĆ  per tutti. (d.v.)