“ZOCCOLA” ALLA SALVATI, CONDANNATO DI MASCI

Novecento euro di multa, 5800 euro di spese processuali e un risarcimento da quantificare in sede civile. Questa la pena inflitta oggi dal tribunale di Sulmona allā€™ex sindaco Bruno Di Masci, che aveva definito ā€œzoccolaā€, in senso politico, lā€™ex consigliera comunale Roberta Salvati. La sentenza ĆØ stata emessa dal giudice monocratico Francesca Pinacchio.

L’episodio risale al 12 settembre 2018, quando durante una conversazione telefonica privata, Di Masci aveva utilizzato l’offensivo epiteto riferendosi alla Salvati. La conversazione era stata registrata e successivamente divulgata su WhatsApp. In seguito, la Salvati aveva cercato di proiettare il video durante una seduta del consiglio comunale, ma fu bloccata e allontanata dall’aula dallā€™allora presidente Katia Di Marzio.

Inizialmente, Di Masci era stato assolto dall’accusa di diffamazione il 12 ottobre scorso. Tuttavia, la sentenza del giudice di pace ĆØ stata impugnata dalla procura in Cassazione e dalla parte civile. Il caso ĆØ quindi approdato al tribunale di Sulmona, dove ĆØ stata emessa la sentenza definitiva che ribalta quella precedente.

Il giudice ha ritenuto che, comunicando con piĆ¹ persone in un locale pubblico, Di Masci avesse offeso la reputazione della Salvati, pronunciando frasi ingiuriose come “la donna ĆØ zoccola. Dio ci salvi dalla Salvati” ad alta voce e alla presenza di numerosi testimoni.

“Un provvedimento importante per me e per tutte le donne”, ha commentato Roberta Salvati dopo la lettura della sentenza, esprimendo soddisfazione per il riconoscimento del danno subito. Di Masci, dal canto suo, si era difeso spiegando di aver utilizzato lā€™epiteto in senso politico e di non essere consapevole di essere ripreso in un locale privato.

Di Masci pronto a ricorrere in Cassazione

L’ex sindaco di Sulmona, Bruno Di Masci, intende dimostrare la propria innocenza dopo la recente sentenza del tribunale di Sulmona.

“Ribadisco la mia completa non colpevolezza in ordine a quanto mi ĆØ stato addebitato dalla signora Roberta Salvati”, ha dichiarato Di Masci all’esito dell’udienza di oggi. L’ex sindaco ha inoltre manifestato la sua intenzione di attendere con serenitĆ  le motivazioni della sentenza per poter procedere con un ricorso in Cassazione.

“Attendo con grande serenitĆ  le motivazioni della sentenza al fine di proporre ricorso per Cassazione prima che possa intervenire la prescrizione della quale non mi sentirei affatto soddisfatto”, ha aggiunto Di Masci, evidenziando la sua volontĆ  di ottenere giustizia attraverso le vie legali e non tramite la prescrizione.

Di Masci resta fermo nella sua posizione di innocenza e deciso a continuare la battaglia legale per dimostrarla. In attesa, dunque, del ricorso in Cassazione, la questione rimane aperta e sotto i riflettori, con l’ex sindaco determinato a lottare fino alla fine per far valere la sua veritĆ .