PIOGGIA DI MILIONI DAL GOVERNO PER GLI IMPIANTI DI RISALITA ABRUZZESI

Il Governo destina 230 milioni per gli impianti di risalita. Importanti risorse per lo sviluppo delle aree interne dell’Abruzzo. “La montagna abruzzese può continuare a crescere e offrire servizi sempre migliori anche grazie alle prospettive di sviluppo volute dal Ministero del Turismo. E’ stato infatti pubblicato oggi l’avviso che destina ulteriori 230 milioni di euro, per l’anno 2024, per gli impianti di risalita”, afferma il presidente della Regione Marco Marsilio. “Le risorse sono destinate a sostenere interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione degli impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale al fine di promuovere l’attrattività turistica e incentivare i flussi turistici e la destagionalizzazione nei luoghi montani e nei comprensori sciistici. Un’occasione che mi auguro i titolari delle stazioni di risalita del nostro territorio sappiano cogliere per rendere ancor più attraente la nostra montagna sia d’estate sia d’inverno. Ringrazio il ministro Santanché e l’intero Governo per l’attenzione che viene offerta attraverso questi finanziamenti, capaci di incrementare il turismo e potenziare la crescita economica delle aree interne della nostra regione”.

5 thoughts on “PIOGGIA DI MILIONI DAL GOVERNO PER GLI IMPIANTI DI RISALITA ABRUZZESI

  • bene, e’ l’italietta dei politicialtroni incompetenti,incapaci,inutili,nessuna visione,lungimiranza del futuro di cui l’Interesse generale del Paese,quale lo sviluppo economico /tecnologico /adeguamento/ammodernamento infrastrutture servizi /benefici ai Cittadini,la politica del nulla,solo interessi e ritorni particolari della casta del momento destra/sinistra/centro nulla cambia,sotto gli occhi di tutti il cambiamento climatico,i numerosissimi studi/analisi dicono di riscaldamento globale,la neve artificiale/programmata utile solo ad alta quota,risaputo per i “cannoni-sparaneve” fondamentali le temperature ,quindi ,la logica,gli studi/prospettive/analisi/strategie /previsioni che dicono? Alcuni es.:
    https://www.wired.it/article/neve-stazioni-sci-modelli-alternativi-mountain-bike/
    https://www.repubblica.it/green-and-blue/2024/03/13https://www.rinnovabili.it/clima-e-ambiente/cambiamenti-climatici/sci-crisi-climatica-europa//news/neve_sci_impianti_chiusi-422305098/
    dunque sviluppo di che? Spot pubblicitari per popolino credulone, inutile sperpero di denaro,e basta,o no?

  • Avanti così con la distruzione della natura e dell’ambiente. Del resto da Marsilio e dal governo Meloni cosa ci si poteva aspettare…niente di diverso…una follia quando d’inverno non nevica più e l’innevamento artificiale spreca acqua a volontà…che schifo!

  • Onde evitare o almeno contenere reazioni e commenti come quello precedente del sig. Melone, abbastanza offensivo nei confronti dei gestori degli impianti funiviari abruzzesi che non sono tutti dei Paperoni con le tasche gonfie di soldi pubblici ma, anzi, sono in grave difficoltà dopo gli ultimi 5 anni di cui due fermi per Covid, uno, quello corrente, completamente senza neve e due 2022 e 2023 con neve per meno di mezza stagione, occorre precisare che dei 230 mln. citati dal Presidente Marsilio che ringraziamo per l’appoggio determinante, il 60% e destinato alle Regioni Alpine , il 40% a tutto l’Appennino che ricordiamo corre dalla Calabria all’Emilia Romagna con numerosissime stazioni di piccole e medie dimensioni . Che i fondi sono distribuiti su 5 annualità, e che vanno a coprire una quota teorica del 50% dell’investimento per cui gli impiantisti abruzzesi dovranno comunque finanziare di tasca propria, ma più probabilmente accollandosi grossi debiti, la restante parte necessaria a conseguire il contributo stesso per la realizzazione dei progetti. Progetti che contribuiscono a determinare in modo massiccio il Pil delle zone interne che non possono sostenersi con il pur importante turismo verde che purtroppo non ha ancora i numeri necessari per soddisfare un’offerta data da tutte le regioni italiane mentre nel turismo bianco l’Abruzzo è leader nell’appennino sia come numeri che come offerta.

    • Infatti vorrei sapere cosa fanno di mestiere i commentatori della “domenica” . Nelle infrastrutture impiantistiche ormai non gira solo il modo degli sport invernali.
      Ma natura conoscenza e rispetto.
      Visto che i visitatori (naturalisti) della domenica lasciano merda ovunque in montagna rifugi etc

  • Invece di riempire le tasche dei già gonfi portafogli dei proprietari degli impianti.. sarebbe opportuno riqualificare i paesi limitrofi… Tipo Scontrone.. un gioiellino vicino Roccaraso.. sempre dimenticato dai nostri “amati” politici

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