COME PERDERSI SULLA VIA DEL “TRATTURO”

di Luigi Liberatore – Una palazzina. Pochi metri quadrati e una volumetria che in qualsiasi altra città passerebbero inosservati o magari relegati, o sanzionati, per accertamento della polizia municipale. Una violazione urbanistica di poco conto, magari pure sanabile alla stregua della normativa vigente, ma non qui a Sulmona; non qui in una situazione nella  quale si trova ad esercitare l’attività politico-amministrativa un esecutivo estemporaneo, estraneo alla volontà popolare sebbene munito di ogni potere. A noi non interessa soffermarci sulla vicenda tecnica, né inseguire tracce di presunto malaffare, semmai osservare, anche alla luce di recenti dichiarazioni da parte dei politici di palazzo San Francesco, la fretta o l’ansia, di dichiararsi estranei alla questione per scaricare ogni onere sulla responsabilità degli uffici tecnici. Tale è il senso dato alla problematica dall’assessore ai Lavori Pubblici, tale la risposta offerta alla minoranza in senso al Consiglio comunale di Sulmona dal sindaco, Gianfranco Di Piero. Volete sapere cosa io pensi di questa faccenda? Bene, ve lo dico in poche parole. Sono portato a credere nella bontà del comportamento degli uffici in ambito procedurale soprattutto perché non hanno mostrato remore nel dare chiarimenti sia all’amministrazione in carica, sia alla minoranza che ha tra le mani un motivo ulteriore per scatenare il putiferio politico. Per un immobile, sia esso costruito su terreno inedificabile o sottoposto a tutela, ovvero che abbia conseguito dei bonus statali presumibilmente in maniera illegittima, non può decidersi la vita o la morte dell’amministrazione di una città. Quella palazzina, ritenuta abusiva, in via del Tratturo, dimostra tutta la labilità politica della città di Sulmona che avrebbe bisogno, invece, di ben altri osservatorii per fuggire dalla crisi che la tiene prigioniera o vincolata a uno spettrale provincialismo. Il sindaco dice che non ne sa nulla di quell’immobile la cui pratica è tra le tante accatastate negli uffici, come se lui appartenesse a un altro mondo. L’opposizione, o parte di quella che è ancora in vita e svincolata da intrecci perversi con la stessa maggioranza, si dimena inutilmente con un affare immobiliare di poco conto che comunque serve a mantenere in vita un barlume di speranza per la città. Di Sulmona, davvero, chi se ne occupa più? Parlando di tratturo mi tornano in mente i pastori di d’Annunziana memoria. Vuoi vedere che erano migliori di questi amministratori?    

4 thoughts on “COME PERDERSI SULLA VIA DEL “TRATTURO”

  • Ci lamentiamo delle truffe al superbonus e al Pnrr, milioni di euro che verranno ribaltati sulle tasse degli italiani. Qui oltre al fatto c’è anche la beffa e non si può omettere di rispondere di non sapere nulla. Per un pollaio abusivo possono essere emesse ordinanze di abbattimento, per le baracche a lamiera progetti esuberanti nelle dimensioni. E no cari miei, si è bravi solo a sparare sulla croce rossa? Ci sono palazzine Ater in decadimento totale e lì nessuno parla, piuttosto ride.

  • Lei deve avere una visione abbastanza singolare della legalità. Se un contadino realizza un pollaio ritenuto abusivo il Comune glielo sequestra. Se, partendo da una baracca abusiva, viene costruito un edificio residenziale privato su un’area destinata
    dal PRG a parco urbano e territoriale, per di più con denaro pubblico, i cittadini non hanno il diritto di conoscere perché e come ciò sia possibile? Vorrebbe forse dire che la magistratura, che ha iscritto sul registro degli indagati quattro persone, sta solo perdendo tempo?

  • Con tutto questo supporto e malizia, cosa potete aspettarvi da amministratori e Sindaco.
    L’unica cosa giusta che hai detto è lo spettrale provincialismo e vorrei solo aggiungere la galoppante ipocrisia e ignoranza.

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