RIEDUCAZIONE CONDANNATI PER REATI SESSUALI, MERCOLEDÌ A SULMONA LA FIRMA DEL PRIMO PROTOCOLLO REGIONALE

Sarà siglato mercoledì prossimo alle 15, al tribunale di Sulmona, il primo Protocollo per la preparazione e l’organizzazione di corsi di rieducazione destinati agli imputati condannati per reati afferenti alla sfera familiare e sessuale, i cosiddetti sex-offender. La cooperativa sociale “L’elefante” sarà incaricata della gestione e conduzione di questi corsi.

L’iniziativa, come riportato dall’agenzia di stampa LaPresse, rappresenta un importante passo avanti nel trattamento dei reati sessuali, offrendo ai condannati un percorso di rieducazione che potrà essere determinante per ottenere il beneficio della sospensione condizionale della pena. Questo Protocollo è il primo del suo genere a livello regionale e tra i primi in Italia, segnando un nuovo approccio nella giustizia riabilitativa.

Alla firma della convenzione parteciperanno il procuratore capo della Repubblica di Sulmona, Luciano D’Angelo, il presidente dell’ordine degli avvocati, Luca Tirabassi, e un rappresentante della cooperativa sociale “L’elefante”, che sarà direttamente coinvolta nella rieducazione dei condannati.

Il Protocollo prevede l’organizzazione di corsi strutturati e mirati a sensibilizzare e rieducare gli autori di reati sessuali, con l’obiettivo di prevenire la recidiva e favorire il reinserimento sociale degli stessi. Questi corsi, elaborati da esperti in psicologia e criminologia, offriranno strumenti e percorsi di riflessione sulle proprie azioni, favorendo una maggiore consapevolezza e responsabilità.

La firma del Protocollo avviene in un contesto di crescente attenzione alla riabilitazione dei detenuti e alla prevenzione dei reati, in linea con le moderne teorie criminologiche che promuovono interventi riabilitativi piuttosto che esclusivamente punitivi.

Le autorità coinvolte sottolineano l’importanza di questo accordo, auspicando che possa diventare un modello replicabile in altre regioni italiane. La cooperativa “L’elefante”, con la sua esperienza nel campo sociale, si prepara a questa sfida con l’obiettivo di offrire un contributo significativo al sistema di giustizia penale e alla sicurezza della comunità.

L’appuntamento è dunque per mercoledì prossimo al tribunale di Sulmona, dove sarà ufficializzata questa innovativa iniziativa, destinata a segnare un importante precedente nella gestione dei reati sessuali in Italia. (d.v.)