POPOLI TERME, GRANDE SPETTACOLO PER LA CORSA DELLA SS TRINITÀ

Una tradizione che si ripete ogni cinque anni proprio per la grande difficoltà che i portatori hanno nel rientrare la monumentale statua della SS Trinità: di corsa su per la storica scalinata fino al portone dell’omonima chiesa, una delle più belle e antica dell’intero Centro Abruzzo. Ieri, a distanza di un lustro, davanti a migliaia di fedeli e semplici curiosi si è ripetuto il tradizionale rito della processione  della statua della Santissima Trinità. Si tratta di una statua lignea risalente al 1712 realizzata dai maestri della scuola napoletana del peso di circa quattro quintali che viene portata in processione  da due squadre di 12 portatori. Ed è proprio in relazione alla indubbie difficoltà costituite dal peso della statua che la processione viene svolta ogni cinque anni. Anche perché dopo averla portata sulle spalle per l’intero tragitto, già stremati dalla fatica, i portatori sono chiamati al momento più spettacolare della processione: percorrere la scalinata che porta alla chiesa tutta d’un fiato, senza interrompere la corsa.

Processione SS Trinità Popoli

Prima una decina di scale comode che nell’ultimo tratto diventano scalini ripidi che si salgono con difficoltà in condizioni  normali e con le mani libere figurarsi di corsa portando sulle spalle quasi quattro quintali di peso. “Il segreto”, afferma Mario Lattanzio, da sempre custode della chiesa e confratello trinitario, “è di non perdere mai il passo, anche nel caso dovesse verificarsi qualche contrattempo. Evento che ieri, per fortuna, non si è accaduto tant’è che la corsa è stata bella e lineare dall’inizio alla fine. Siamo arrivati stanchi ma felici perché tutto è andato nel migliore dei modi”, conclude Lattanzio che ieri era alla guida dei dodici portatori. Come sempre, la manifestazione è stata organizza tra dalla Confraternita della SS Trinità. Presente il vescovo di Sulmona e Valva Michele Fusco, il parroco di Popoli Don Gilberto Uscategui e i due sacerdoti locali, Don Vincenzo Paura parroco di Corfinio e Don Daniele Formisani, parroco di Raiano.