UN ANNO DI ATTESA PER UN’ECOGRAFIA AL GINOCCHIO: L’ODISSEA DELLA SANITA’ TERRITORIALE
Un’anziana residente a Sulmona ha scoperto amaramente le difficoltà della sanità pubblica quando si è recata al Centro unico di prenotazione (Cup) per fissare un’ecografia al ginocchio. “Ripassi il prossimo anno,” le hanno detto gli operatori, lasciandola incredula. La donna, paziente oncologica, si è quindi rivolta al settore privato per ottenere la stessa prestazione, commentando amaramente: “Chi come me vive con 600 euro al mese o mangia o fa l’ecografia”. Questo sfogo rende evidente la difficoltà che incontrano i pazienti fragili nell’accesso alle cure.
La situazione non migliora in altre aree della provincia. A Pratola Peligna, i consiglieri comunali del Partito Democratico hanno segnalato gravi criticità sia al Cup che alla sede delle Poste. Il sistema di prenotazione del Cup è affetto da problemi persistenti che generano code e disagi, costringendo talvolta gli utenti a spostarsi per prenotare esami o visite. Inoltre, l’edificio del Cup presenta infiltrazioni d’acqua e spazi fatiscenti, spesso insufficienti ad accogliere i pazienti in modo dignitoso.
“Nell’attesa che la Regione dia un taglio alle vergognose liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, passando dalle vuote promesse ai fatti, cerchiamo nel frattempo di eliminare almeno code e viaggi per delle semplici prenotazioni. Invitiamo il sindaco a segnalare alle autorità competenti il disagio e a provvedere in tempi brevi”, scrivono i consiglieri del Pd pratolano.
Anche l’ufficio postale di Pratola Peligna non è esente da problemi. Da anni, le Poste Italiane hanno chiuso uffici periferici senza potenziare quelli rimasti, come quello di Pratola, che serve una popolazione di circa 7 mila abitanti più i residenti dei paesi limitrofi. Con soli due sportelli operativi, si verificano lunghe file e disagi per chi necessita dei servizi postali in una struttura che richiede urgenti adeguamenti. Inoltre, i disagi aumentano durante i mesi estivi quando l’ufficio postale è aperto solo tre giorni a settimana.
“I dipendenti fanno quello che possono per ridurre i disagi, ma è necessario un intervento definitivo per potenziare l’ufficio. Non dimentichiamo la questione degli orari estivi e dei tre soli giorni di apertura nei mesi di luglio e agosto, un fatto grave per un servizio fondamentale,” continuano i consiglieri del Pd. “Chiediamo al sindaco un resoconto in merito e che incontri al più presto Asl e Poste Italiane, non solo per salvaguardare questi servizi fondamentali ma per incrementarli e risolvere le annose problematiche, garantendo servizi più efficienti e a portata dei cittadini”.
La situazione descritta evidenzia la necessità di interventi urgenti per migliorare l’accesso ai servizi sanitari e postali nelle aree interne, affinché i cittadini non debbano scegliere tra cure mediche e necessità quotidiane.