LA LOTTA AL BULLISMO DI RAFFAELE CAPPERI, LEZIONE A PRATOLA PELIGNA
Un esempio di forza, coraggio e gentilezza è quello che Raffaele Capperi, conosciuto come “Gnaffo” sui social, ha portato agli alunni e alle alunne dell’istituto comprensivo “Gabriele Tedeschi” di Pratola Peligna. Nato con la sindrome di Treacher-Collins, la stessa che affligge il protagonista del celebre film “Wonder”, Raffaele ha condiviso la sua personale battaglia contro il bullismo e la discriminazione, dimostrando che l’amore e la comprensione possono essere potenti armi contro l’odio.
Raffaele Capperi, youtuber, scrittore e spesso ospite in trasmissioni televisive, è stato recentemente nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella per il suo impegno sociale. Durante l’incontro con gli studenti, ha raccontato con sincerità e commozione le sfide affrontate nel corso della sua vita, segnate da numerosi interventi chirurgici e dai giudizi impietosi di chi si fermava solo alle deformità del suo viso, ignorando la bellezza del suo cuore.
La reazione degli alunni è stata calorosa: travolto da mille domande e curiosità, Raffaele ha risposto con pazienza e dolcezza, ma sempre con chiarezza, toccando i cuori dei giovani ascoltatori. Oggi, a trent’anni, Raffaele afferma di aver perdonato coloro che lo hanno deriso e maltrattato, e si impegna a diffondere messaggi di speranza e empatia attraverso le sue piattaforme.
Il suo libro, “Brutto e cattivo: la storia del ragazzo che ha visto la vera faccia del mondo”, sta riscuotendo grande successo, raccogliendo le sue riflessioni e offrendo conforto a chi, come lui, ha vissuto esperienze dolorose. L’incontro con Raffaele è stato fortemente voluto dal Team per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo dell’istituto comprensivo “Gabriele Tedeschi”, un motivo di grande orgoglio per tutta la comunità scolastica.
La dirigente scolastica e gli insegnanti dell’istituto “Tedeschi” promuovono costantemente attività di sensibilizzazione su questi temi, convinti che la scuola abbia un ruolo fondamentale nel contrastare fenomeni sempre più diffusi tra bambini e adolescenti. L’esperienza di Raffaele Capperi dimostra che con la gentilezza e l’empatia si può fare la differenza, ispirando i giovani a combattere il bullismo con il cuore aperto e la mente consapevole del valore della diversità.