SETTORE VITIVINICOLO ABRUZZESE CHIEDE RISPOSTE URGENTI A GOVERNO E AUTORITA’ REGIONALI
A distanza di quattro mesi dal decreto sullo stato di calamità che ha colpito la viticoltura abruzzese, i produttori di vino della regione hanno deciso di alzare la voce. In una lettera indirizzata alla presidente del consiglio Giorgia Meloni, al ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, all’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente e all’associazione bancaria italiana, il settore vinicolo esprime profonda preoccupazione per la mancanza di azioni concrete e tempestive.
Un settore in crisi
Nel 2023, la viticoltura abruzzese è stata duramente colpita dalla peronospora, una malattia fungina che ha devastato i vigneti, riducendo la produzione di uva di circa il 70% – più del doppio rispetto alla media nazionale – e annientando intere aree viticole. Nonostante la dichiarazione dello stato di calamità, finora non sono state erogate le risorse promesse per sostenere le aziende colpite.
Richieste di interventi immediati
Le aziende vinicole abruzzesi sottolineano che non è sufficiente lo stanziamento delle risorse; è cruciale anche la certezza dei tempi di erogazione. La lettera denuncia che le provvidenze previste non sono state attivate e che le indicazioni del sistema bancario sono generiche e non esaustive. Questa situazione impedisce alle aziende di accedere agli indennizzi necessari, esponendole al rischio di passare in situazioni di “esposizioni creditizie deteriorate” entro poche settimane.
Mancanza di azioni concrete
Nonostante l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e l’Inps abbiano attivato sportelli per la presentazione delle istanze relative ai contributi in conto capitale e alle agevolazioni previdenziali, nulla è stato fatto per i prestiti e la moratoria dei mutui in essere. Le aziende chiedono chiarezza sui tempi di elargizione dei contributi in conto capitale da parte dell’Agea, sulle modalità e i tempi di attivazione dei prestiti e sulla sospensione dei mutui.
Interventi regionali
Le aziende vinicole chiedono anche di conoscere i tempi di attuazione dei provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo, tra cui i tempi di elargizione dei micro-prestiti da parte della Fira Abruzzo relativi al bando 2023 (2,5 milioni di euro) e le modalità di utilizzo e tempi per l’elargizione delle risorse per l’anno 2024 (2,5 milioni di euro). Inoltre, sollecitano informazioni sulle risorse previste dalla legge di stabilità regionale del 2024 (5,2 + ulteriori 7,5 milioni di euro).
Ultimatum e possibili manifestazioni
In assenza di risposte entro il 31 maggio, le associazioni vinicole annunciano significative manifestazioni per i prossimi giorni. La situazione è critica e richiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti per evitare che migliaia di aziende viticole abruzzesi siano costrette a chiudere, con conseguenze devastanti per l’economia e la cultura del territorio.
Le associazioni vinicole abruzzesi attendono con urgenza risposte concrete e tempestive per poter salvare un settore di vitale importanza per la regione.