RIMBORSI SPESA NON DOVUTI DAL COGESA, NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO CHE VEDE L’EX AMMINISTRATORE UNICO MARGIOTTA ALLA SBARRA PER PECULATO

Nuova udienza, questa mattina, del processo che vede sul banco degli imputati l’ex amministratore unico del Cogesa Enzo Margiotta. L’avvocato e consigliere comunale d’opposizione del Comune di Pratola Peligna è accusato di peculato perché secondo l’accusa, avrebbe incassato dei rimborsi spesa non dovuti nel periodo in cui amministrava la società partecipata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti per conto di oltre 60 Comuni della provincia dell’Aquila. Questa mattina davanti al tribunale di Sulmona riunito in seduta collegiale, hanno sfilato i primi sei testimoni. I primi a rispondere alle domande della parte civile e dell’accusa, sono stati gli operatori della Guardia di finanza che hanno effettuato i controlli, ivi comprese le perquisizioni sia negli uffici del Cogesa che nelle pertinenze e nell’auto personale dell’ex amministratore unico. I testi hanno sostanzialmente confermato le accuse sostenendo che Margiotta avrebbe presentato dei rimborsi spesa gonfiati, per viaggi che non sarebbero mai stati effettuati. Tutti riscontri effettuati seguendo gli spostamenti del telefonino personale di Margiotta che in quel periodo era sotto intercettazione. Viaggi effettuati tra Roma e Ancona per un totale di oltre 14 mila chilometri che, sempre secondo le accuse, sarebbero fittizi, per una spesa totale di più di 23 mila euro. Subito dopo è stata la volta dell’ex sindaca di Sulmona Annamaria Casini che ha risposto in qualità di presidente del controllo analogo del Cogesa. Dopo la Casini è stato ascoltato il sindaco di Pacentro Guido Angelilli, tra i principali accusatori dell’ex amministratore unico del Cogesa.  Tutte accuse rigettate punto per punto dalla difesa curata dall’avvocato Alessandro Scelli. Da ricordare che l’intero quadro probatorio  era stato smontato nel corso dell’udienza preliminare con la sentenza di non luogo a procedere emessa dal Gup del Tribunale di Sulmona nel 2021. Poi l’impugnazione da parte della procura che ha fatto ripartire e il processo davanti al collegio presieduta dal presidente del Tribunale, Pierfilippo Mazzagreco. La sentenza arriverà il prossimo 25 giugno dopo aver ascoltato gli ultimi testi della difesa e la discussione delle parti.