LA LOTTA PER IL FUTURO DELL’ISTRUZIONE NELLE ZONE MONTANE DELL’ABRUZZO
Nell’Abruzzo montano, la questione dell’accorpamento delle classi scolastiche nei comuni di Castelvecchio Subequo e Caramanico Terme è diventata il cuore di una battaglia per il futuro dell’istruzione e delle comunità locali. L’incontro previsto per domani, mercoledì 17 aprile, presso la sede dell’USR dell’Aquila, tra l’assessore regionale all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica, Roberto Santangelo, e il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Massimiliano Nardocci, sarà cruciale per affrontare questa delicata questione che ha destato preoccupazione tra le famiglie residenti. L’eventuale formazione di pluriclassi, che accorperebbe classi delle scuole secondarie di primo ciclo, ha innescato una serie di reazioni da parte dei genitori e delle comunità locali. In particolare, il plesso di Castelvecchio Subequo si trova al centro di un’accesa mobilitazione da parte dei genitori, che hanno costituito il comitato spontaneo “Siamo parte del mondo” con l’obiettivo di difendere il diritto degli alunni delle aree interne ad un’istruzione adeguata. Una delle iniziative messe in campo è la lancio di una petizione online per sostenere la lotta e ribadire l’importanza di preservare la qualità dell’istruzione nelle zone montane. Il comitato ha già avuto un primo incontro proficuo con l’assessore regionale all’Istruzione e agli Enti locali, Roberto Santangelo, che si è impegnato a prendere seriamente in considerazione le richieste avanzate. La questione va oltre la semplice formazione delle classi: si tratta di garantire il futuro delle comunità montane e rispondere alle sfide del territorio regionale nel suo complesso. Per questo, i genitori chiedono l’attenzione e il supporto di tutti i rappresentanti in Consiglio regionale, soprattutto quelli eletti nel territorio interessato. La decisione finale su questa questione non riguarda solo l’istruzione, ma il tessuto stesso delle comunità montane abruzzesi e la loro capacità di sopravvivenza e sviluppo. La lotta per il futuro dell’istruzione in queste zone è una sfida che coinvolge tutti, perché investire nell’istruzione significa investire nel futuro dell’Abruzzo.