SNAM ORDINA A BAKER HUGHES TRENI DI COMPRESSIONE, DI GIROLAMO: IL GOVERNO FAVORISCE SOLO ALCUNE AZIENDE

“Parlano di transizione energetica per dirci che continueranno a investire sulle fossili”. La senatrice Gabriella Di Girolamo (Movimento 5 Stelle) commenta così la notizia dell’aggiudicazione da parte dell’azienda Baker Hughes della fornitura a Snam di tre treni di compressione azionati da turbine a gas NovaLT™12 per una nuova centrale di compressione del gas a Sulmona. “Tutti sappiamo”, prosegue, “che raggiungere la decarbonizzazione non è e non sarà processo facile. C’è bisogno di volontà, progettualità e lungimiranza: elementi che non sembrano essere presenti nell’agenda di questo governo e delle aziende che, con ogni probabilità, continuano a pensare esclusivamente ai propri interessi”. “Il governo Meloni, inserendo la Linea Adriatica nel REPowerEU, ha implicitamente dato il via a una serie di interventi che andranno a esclusivo vantaggio di alcune aziende del settore, senza tener conto delle reali esigenze del Paese in tema di approvvigionamento energetico e lasciando ai territori interessati la sola possibilità di accettare decisioni prese altrove. Come ricordato non molto tempo fa da Fatih Birol – Direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia – il nostro Paese dovrebbe prestare maggiore attenzione alla costruzione e implementazione dei gasdotti, visto il continuo calo della domanda. Personalmente avrei preferito sapere di un significativo impegno nella riduzione delle perdite climalteranti che interessano la rete gas su tutto il territorio nazionale – questa sì, sarebbe stata una buona notizia. Il Movimento 5 Stelle, giusto per fare un esempio, è dalla parte dei quasi due milioni di piccoli produttori di energia da fonti rinnovabili che sono riusciti ad assicurarsi autosufficienza energetica. Noi continuiamo a insistere sulla necessità di concentrarsi sulle rinnovabili, che sono l’unico modo di guardare al futuro energetico del Paese. Il punto è proprio questo: in tema di energia il governo Meloni continua volontariamente a puntare sul passato, senza rendersi conto della posta in gioco”, conclude.