PARCO SIRENTE VELINO, RINNOVATA LA RETE DEI SENTIERI
Nuova organizzazione nella gestione dei sentieri ricadenti nei Comuni del Parco Sirente Velino. I 460 km che corrono sull’ampia rete sentieristica del Parco ora potranno essere fruiti consultando tutte le informazioni necessarie prima di affrontare strade di montagna. Per favorire la fruizione a basso impatto del territorio – coniugando la tutela degli habitat e promuovendo il turismo a beneficio delle comunità locali – la governance del Parco regionale ha messo a punto un nuovo sistema della rete sentieristica, rispondendo ad un vuoto normativo che ha visto, negli anni, i sindaci spesso ritenuti i principali responsabili di incidenti avvenuti sui sentieri di montagna. Il nuovo sistema di gestione coinvolge, in primis, le sezioni territoriali del Cai di: L’Aquila, Avezzano, Sulmona, sottosezione Altopiano, Celano e l’associazione Amici della Montagna. Con loro, il Parco – attraverso un costante confronto e lavoro sinergico – ha sottoscritto degli accordi operativi. Accordi che prevedono la presa in carico, da parte del Cai, dei sentieri situati sui rispettivi territori di competenza per effettuare, dopo ogni stagione invernale, operazioni di verifica e attività di manutenzione ordinaria. Al termine degli interventi delle squadre del Club alpino, sono elaborate le schede sulle condizioni dei sentieri, poi pubblicate sul sito istituzionale del Parco Sirente Velino e consultabili a tutti, in qualsiasi momento. Basterà, quindi, andare sul sito del Parco e cliccare sulla sezione “Rete sentieristica”, digitando l’itinerario prescelto, per avere le informazioni relative a quel sentiero. “Fin dal nostro insediamento – evidenzia il presidente del Parco Sirente Velino Francesco D’Amore – abbiamo avviato il lavoro di messa in sicurezza e riqualificazione dei sentieri del Parco, dislocati su 460 km. Siamo partiti, naturalmente, da quelli strategici e, nel mentre, abbiamo portato avanti una fattiva collaborazione con le sezioni territoriali del Cai, per evitare che la neve e le intemperie, tipiche delle stagioni invernali, cancellino la mappatura degli stessi sentieri. Per questo, come da convenzioni stipulate, saranno le sezioni del Cai a gestire ognuna i sentieri di propria competenza, riqualificandoli e segnalando eventuali criticità. Abbiamo dato il via ad una vera e propria progettualità che riguarderà anche gli interventi di riqualificazione dei rifugi. In generale – conclude – guardiamo alle infrastrutture poiché sono necessarie per una gestione del turismo in sicurezza e nella piena sostenibilità dei nostri habitat”. La nuova gestione della rete sentieristica è accompagnata da un regolamento sulla fruizione dei sentieri – redatto in collaborazione con il Cai – che detta le norme principali per poter vivere la montagna in sicurezza: puntualizzano i principali rischi dei percorsi e l’abbigliamento conforme da indossare. “Bisogna sempre tener presente che il rischio è insito nella fruizione stessa della montagna. Il lavoro che come Parco abbiamo svolto – sottolinea il direttore dell’Ente Parco Igino Chiuchiarelli – ha risposto all’esigenza di giungere ad un nuovo sistema di gestione che rendesse partecipi tutti coloro che, da sempre, hanno operato per la fruizione, la conoscenza e la vivibilità del territorio montano. Dal Cai alle associazioni ambientaliste, passando naturalmente per i Comuni, interlocutori costanti, le Pro loco, gli operatori commerciali. Il nostro nuovo sistema di gestione è partito dalla revisione critica dei sentieri con una puntuale verifica delle tracce. Da qui, gli interventi sulla cartellonistica, il regolamento e i relativi accordi con il Cai. Speriamo che quest’azione incisiva abbia anche la funzione di sensibilizzare chi vive la montagna alla massima prudenza e alla giusta preparazione”.
Ma sei veri abitanti del parco cioè gli animali non ne avete parlato,solo turismo e attività relative.Forse non volete che io scriva queste cose,la mia mail e’correta.
Ma sei veri abitanti del parco cioè gli animali non ne avete parlato,solo turismo e attività relative.