MIASMI COGESA: NULLA CAMBIA E I DISAGI E LE PREOCCUPAZIONI RESTANO
Dopo una lunga pausa, molto probabilmente, conseguente alle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale, la minoranza del Comune di Sulmona torna a farsi sentire. E lo fa sul solito problema delle emissioni puzzolenti dalla discarica del Cogesa.
“Due anni e mezzo, metà mandato dell’amministrazione del cambiamento che con promesse a più voci proponeva di risolvere l’annoso problema delle emissioni nei pressi di Noce Mattei e che invece non ha risolto nulla”, affermano in coro gli otto consiglieri di opposizione CaterinaDi Rienzo, Franco Di Rocco, Antonietta La Porta, Vittorio Masci, Teresa Nannarone, Maurizio Proietti, Luigi Santilli e Salvatore Zavarella. “Perché nulla è cambiato, anche se il tema torna puntualmente anche nelle campagne elettorali restando senza soluzione. Alla visita del candidato alla presidenza Luciano D’Amico, faceva seguito una nota del coordinatore del Cogesa Stefano Margani, secondo il quale, nonostante gli odori nauseabondi e la preoccupazione dei residenti per la loro salute, non sussisterebbe alcuna criticità nella gestione dei rifiuti. Come dire: va tutto bene, non preoccupatevi di nulla, ma siete voi che soffrite di allucinazioni olfattive, nonostante il permanere di alcune delle annose criticità sottolineate dall’Arta riferite all’impianto diretto proprio dall’ing. Margani”.
“A tutto questo”, proseguono gli otto consiglieri d’opposizione, ” si aggiungono altre notizie secondo le quali Cogesa difficilmente riuscirà ad ottemperare a tutte le richieste dell’Arta, mettendo così in discussione l’autorizzazione AIA. Ancor più grave che non verrà eseguita nessuna indagine epidemiologica così come comunicato dalla ASL, e che l’impegno di giugno scorso del Sindaco di istituire un fondo per attivare uno studio sui numeri dei malati di tumore in città, non è stato rispettato e probabilmente non si rispetterà”. Quindi l’appello al sindaco Gianfranco Di Piero.
“Riteniamo sia il momento che il Sindaco di Sulmona, che oltre ad essere autorità sanitaria presiede anche il controllo analogo, intervenga tempestivamente su una questione così importante. Chiediamo soprattutto al primo cittadino e all’Amministratore Unico del Cogesa di affrontare definitivamente il problema, iniziando ad esempio dalla cosa più semplice e scontata: chiedere nuovamente conto all’ing. Margani dello stato dell’impianto e trasferire presso gli impianti il personale che ha la responsabilità di tutta la struttura”.
“Non ci meravigliamo poi se i problemi non si risolvono, chi ha la responsabilità dell’impianto forse parla a ruota libera perché non è neppure presente sull’impianto stesso? Il Sindaco che pensa di fare per tutelare i suoi cittadini?, concludono dalla minoranza.
Questa situazione è il risultato dell’ insolenza delle autorità, istituzioni e politica.
È inverosimile cosa sta’ succedendo al Cogesa e ai cittadini della valle Peligna.
Nonostante tutti gli scempi ambientali certificati che continuano da anni, poco niente è stato fatto o programmato.
ARTA, procura, magistratura, istituto superiore della sanità, corte dei conti, ASL e forestali non riescono a funzionare o imporre il dovuto finché non ci scapperà il morto.
Controllare e prevenire non è di certo nei pensieri delle autorità per il momento, anche se delle proposte erano state avanzate ma non attuate.
La “nuova” minoranza continua a minare il lavoro del Sindaco invece di aiutarlo o proporre cose sensate.
Il Sindaco è una persona troppo buona ma impotente e le sue responsabilità sono chiare, certificate e devono essere affrontate.
Manca persino lo spirito imprenditoriale che potrebbe fare del Cogesa e Sulmona un esempio di transizione ecologica tanto pubblicizzata ma………
Di certo il sindaco non può fare tanto in quanto bloccato da istituzioni che non funzionano e politica corrotta.
Dicendo questo non capisco che sostanze stupefacenti assimilano i gestori del Cogesa che negano persino cos’e certificato da anni e che tutto procede bene.
La minoranza in comune ha le sue colpe e responsabilità ben definite e si meritano di languire.
Ancora non riesco a capire come i falliti che gestiscono le cose al Cogesa la facciano franca così spudoratamente, ma chiaramente fa’ comodo a tanti.
Mi domando cosa dovrà succedere prima che certa gentaglia si dia da fare e affrontino le loro responsabilità.
E per fortuna che la giustizia è uguale per tutti.
Facessimo noi cittadini qualcosa di simile, saremmo giustiziati velocemente e duramente.