CHE TRISTEZZA QUEL VOTO A CORFINIO…
di Luigi Liberatore – È finito sui giornali con l’enfasi che si riserva, in genere, a un reato commesso contro la pubblica amministrazione. Peggio, contro la pubblica decenza per non parlare di offesa alle regole che scandiscono il nostro patrimonio etico. E’ finito al famoso “index librorum probitorum a summo pontifice” l’esercizio del voto eseguito da un elettore del comune di Corfinio il quale ha fotografato la modalità tramite il suo cellulare. Mi andrebbe di scherzare su questa vicenda, tuttavia provo una tristezza immane per non dire rabbia al solo pensare che sia stato violato mica il principio della segretezza del voto che è un principio non più esistente per nessuno più in questa nostra ipocrita società che ci legge pure tra l’intimità delle lenzuola. Provo tristezza, pena e rabbia per quell’elettore messo alla berlina non tanto da un ottuso regolamento elettorale, quanto piuttosto da un seggio costituito da persone che si sono dimostrare private del buon senso che dovrebbe regolare l’esercizio di ogni nostra attività umana e sociale. Chi ha deciso che il comportamento di quell’elettore dovesse essere censurato con denuncia ed esposizione al pubblico ludibrio, si è chiesto se quel poveraccio fosse stato costretto a farlo per una pena maggiore di quella prevista dalla norma? La legge non lo dice e mai si occuperà di chi possa aver costretto una persona a provare la propria schiavitù per la sopravvivenza seppur per un voto. Spero che il silenzio scenda presto su questa vicenda, per quella persona prima di tutto e poi per ammantare con un velo sia il viso e la coscienza di chi ancora pensa che il voto è un esercizio libero dalle catene del vivere. Ci sto pure io in mezzo a loro.
be sarà un vecchio nostagico Latinista..magari per confondere i lettori non tutti preparati come lui sul linguaggio forbito..
caro Liberatore, quando lei spara qualche frase in latino qua e la, nei suoi articoli, qual è il messaggio che vuole condividere con i lettori? cosa sta cercando di dirci?
Ce lo dica, per favore….non ci tenga sulle spine