GUIDO ANGELILLI È UN VERO LEADER MA NON È PROFETA IN PATRIA
di Luigi Liberatore – Stavolta parlo in prima persona, sperando che la redazione non mi censuri. In verità non lo ha mai fatto da anni, dacché mi ha accolto senza remore per i miei trascorsi pseudo politici o ideologici, e spero pure per una obiettività mai inquinata da motivi estranei all’attività giornalistica pura. Per cui sento di rivolgermi al rappresentante della minoranza del Comune di Pacentro in tutta libertà di giudizio e soprattutto col rispetto che a lui si deve quale rappresentante di una espressione politico-amministrativa opposta al sindaco, Guido Angelilli. Ho letto con attenzione il suo lungo documento-accusa e in qualche maniera mi sono posto nelle condizioni di Enzo Battaglini, avversario di Angelilli in Comune, pur non sapendo di lui antefatti, lotte, premure politiche o idee che lo possano contrapporre al primo cittadino. Posso dire a Enzo Battaglini che esperto da un mezzo secolo almeno delle dinamiche che regolano, ovvero oppongono, sindaco alle opposizioni nei piccoli comuni. Spesso non vanno al di là di una mera antipatia personale, personalissima, altre volte familiari per non parlare di casato o “censo”, per cui dico che al termine del suo ragionamento Enzo Battaglini fa torto ai motivi che lo hanno indotto a ritenere un naufragio il risultato ottenuto dal sindaco tra le mura di casa. E, quindi, ad oscurarlo. Non voglio entrare in dispute antipatiche per le quali su quasi seicento votanti il sindaco Angelilli abbia raccolto solo la metà del seminato nel suo Comune di Pacentro. E non parlo di gramigna endogena.Tuttavia, per giudizio regionale, Guido Angelilli ha dimostrato di essere un trascinatore politico per una sinistra in fase di rinascita. Quasi quattromila preferenze lo dimostrano. Che poi non sia profeta in patria, segue la soccombenza delle personalità autorevoli. Senza nulla negare a Enzo Battaglini, ma senza dargli alcuna ragione.
Purtroppo non c è stata un minoranza all altezza altrimenti con tutti gli inciuci e i concorsi truccati altro che gioiellino , tutta bigiotteria.
Sedicente “ Indipendente “… non ti è passato minimamente per la testa che forse “ gli occhi i Pacentrani li hanno Aperti” ed è proprio per questo semplice motivo che non l’hanno VOTATO ?
È vero è diventato un gioiello soprattutto per chi ha trovato posti di lavoro con concorsi extraterrestri.
Caro Luigi, da navigato della penna, dici bene che l’opposizione in un piccolo borgo, si riduce a mera diaspora paesana. Battaglini, che pacentrano lo è da ataviche generazioni, ti ha detto ( fra le righe) che qui il voto, non si chiede… si estorce. Domenica, c’era a 200 metri dal seggio, un check point, con tutto il plenium a fermare ” cani e porci” (eufemismo arcaico di Angelilli). Ora, giustamente si è dato il là alla campagna per le comunali, il trascinatore (sic!) ha 3800 riscontri? Dorma tranquillo!!!
Riflessioni sulla differenza tra una “ Punta di Diamante” e…
una “ Punta Spuntata “.
Comune di Pacentro – Votanti: 723
D’AMICO LUCIANO voti 358 – 50,85% ( preferenze prese dalla
“ Punta spuntata “ 322, poco più del 44% dei votanti nel paese in cui è Sindaco )
MARSILIO MARCO voti 346 – 49,15%
Comune di Prezza – Votanti: 549 –
MARSILIO MARCO voti 443 – 82,19%
D’AMICO LUCIANO voti 96 – 17,81%
Comune di Pratola Peligna:
MARSILIO MARCO voti 2.889 – 72,77%
D’AMICO LUCIANO voti 1.081 – 27,23%
E infine il Comune di Sulmona – Votanti: 11.654
MARSILIO MARCO voti 6.815 – 59,68%
Preferenze della candidata SCOCCIA 1.956 su 2007 voti presi dalla sua lista “ Noi Moderati”… il 97,5%… un PLEBISCITO!
D’AMICO LUCIANO voti 4.605 – 40,32%
Voti PD: 2.286 – 21,02%. – Preferenze della “ Punta spuntata” 1.571 .
Con i SE e i MA son piene le fosse.
Coraggio, che 1825 giorni ( 5 anni) passano in fretta, e magra è la consolazione per il CANTO delle sinistre “ PREFICHE “.
Se fossero andati a votare il 90% degli Abruzzesi, perdevano con uno scarto di almeno 150 mila voti.
Il “ Campo Largo” ce l’avevano… è il “ Raccolto “ che è mancato… evidentemente il loro “ Seme” non attecchisce…
Agli elettori di Pacentro che non hanno votato Angelilli solo perché li ha bastonato per due volte alle comunali, consiglio solo una cosa: aprire gli occhi e guardarsi intorno in modo che possano vedere cosa è divenuto Pacentro nei dieci anni di sindacatura Angelilli: un gioiellino!! Le critiche della minoranza solo chiacchiere da bar a cominciare dal capogruppo che però è molto bravo a saltare sul carro dei vincitori senza alcuna coerenza quantomeno politica..ma tant’è ..
E se fosse il contrario?
Forse non l’hanno votato proprio perché “ hanno aperto gli occhi”.
Analisi approfondita e competente. Mi permetto di dire che i
l “VOTO” dovrebbe essere obbligato pena (i diritti) che tutti reclamano. Chi nn va a votare è quello che ha tutto, praticamente il “PARASSITA”.