CONSIGLIO REGIONALE, PRIMA SEDUTA TRA 10° E 20° GIORNO DALLA PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI
Da ieri, giorno successivo alle votazioni regionali in Abruzzo, è iniziata la fase di controllo e verifica nella Corte d’Appello all’Aquila che certificherà il risultato delle elezioni e procederà, nei prossimi giorni, alla proclamazione ufficiale dei consiglieri eletti. Sarebbero 66 le schede contestate per le quali andrà verificata la validità e l’eventuale assegnazione corretta del voto. Nelle regionali del 2019 il verbale di accertamento degli eletti, che chiude le operazioni dell’Ufficio Centrale Regionale, è stato trasmesso al Consiglio 13 giorni dopo la data del voto. Gli elettori abruzzesi il 10 marzo hanno confermato Marco Marsilio alla presidenza della Regione. Il candidato del centrodestra ha ottenuto il 53,50% delle preferenze, superando di sette punti il concorrente, Luciano D’Amico. In questo periodo di attesa vige la regola della prorogatio, prevista dallo Statuto e dalla legge elettorale regionale, che consente di prorogare i poteri del precedente Consiglio finché non siano completate le operazioni di proclamazione degli eletti. L’Assemblea può intervenire solo in funzione degli “impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, a disposizioni costituzionali o legislative statali o che, comunque, presentano il carattere dell’urgenza e necessità”. La prima seduta del Consiglio regionale si terrà tra il decimo e il ventesimo giorno dalla proclamazione dell’ultimo degli eletti. Durante la prima riunione viene costituito l’Ufficio di Presidenza. Dopo l’elezione dell’Ufficio di presidenza il presidente della Giunta espone il programma di governo e il Consiglio regionale ne prende atto. Il presidente della Giunta, entro 15 giorni dalla sua proclamazione, nomina gli assessori e il vicepresidente dandone comunicazione al Consiglio. Un assessore sui sei totali previsti per la composizione della Giunta, può essere scelto dal presidente tra cittadini esterni al Consiglio che siano in possesso dei requisiti di eleggibilità e compatibilità alla carica di Consigliere regionale.