PALAZZO PORTOGHESI, ANCHE LA LEGA CHIEDE SOLUZIONI IMMEDIATE E SPARA A ZERO SU CENTRO DESTRA E CENTROSINISTRA
La Lega esprime profonda preoccupazione per la persistente chiusura del Centro Servizi Culturale di Palazzo Portoghesi a Sulmona, un luogo simbolo della città di Sulmona che, per mancanza di azioni concrete, non è più fruibile come spazio dal 2017. Attualmente, la sede è ospitata negli scantinati del palazzo sede INPS di Sulmona, uno spazio minimo che non è assolutamente paragonabile a Palazzo Portoghesi. “È deplorevole constatare che, nonostante la gravità della situazione, i consiglieri regionali uscenti, sia della presente legislatura che della precedente di centro sinistra, non abbiano adottato misure significative per risolvere questo annoso problema, tradendo così cittadini e territorio”, afferma la portavoce della Lega di Sulmona Roberta Salvati, fresca di nomina nella segreteria politica della Lega Abruzzo. “Questa inerzia è evidente nei cinque anni di mandato elettorale, durante i quali Palazzo Portoghesi è rimasto chiuso, privando la comunità di un centro polivalente e culturale di inestimabile valore. La Lega ribadisce la necessità di un cambiamento radicale, dando spazio a nuovi volti come consiglieri regionali, in grado di dimostrare capacità di azione e attenzione alle esigenze della comunità. In questo contesto, rivolgiamo la nostra più completa solidarietà ai dipendenti che, nonostante le criticità, hanno continuato a svolgere il proprio lavoro con spirito di abnegazione e professionalità nella sede attuale presso l’INPS”. “È giunto il momento di porre fine a un lungo periodo di immobilismo e di lavorare con impegno con la struttura regione Abruzzo per riaprire Palazzo Portoghesi”, conclude Salvati, “restituendo alla città uno spazio culturale significativo. La Lega si impegna a sostenere nuove proposte e nuove energie, affinché Sulmona possa riscattarsi da questa situazione e tornare a godere appieno del suo patrimonio culturale”.
Sono tutti deficienti in materia grigia ed impiccioni.
Siamo su…scherzi a parte?
bene,tutti dovrebbero uscire dal torpore e tornare alla realta’, risaputi i problemi, le criticita’,le priorita'(soluzioni incluse) dell’intera valle,soprattutto socioeconomici/ occupazione/impoverimento crescente,la struttura dalla nascita presentava complicazioni ,mai risolte,ora molto probabilmente di difficili/impossibili soluzioni,dunque tutte chiacchiere per dare a credere,patrimonio culturale ?Legalita’ diffusa per uscire dalla palude/partitocrazia,e basta,o no?
En plein! Tutti presenti i BIG!
Ci si scanna anche in casa (di partito ben inteso) il che lascia ben pensare sul clima di fratellanza.
A seguire i salamelecchi sull’inestimabile valore (nullo al momento, ma anche per i fondi che riceveva in passato), l’immancabile (per tutti) fittizia solidarietà a costo zero, e in ultimo “gli impegni solo a poltrona presa”.