CIAO, MARIO CAUTELA UOMO LIBERO E SORRIDENTE

di Luigi Liberatore – Non mi chiamavi per nome. Mi dicevi liberato’, troncando il mio cognome a te familiare con una dolcezza unica. Mi ricordavi che io fossi un Liberatore di montagna, non di valle, come a sancire una differenza territoriale necessaria ma non divisiva tra Roccaraso e Pratola. Per un certo periodo eravamo rimasti io e te in quella redazione del “TEMPO” di piazza del Carmine a Sulmona, soli a sostenere la pagina del quotidiano già in via di soppressione. Io avevo la sensazione del naufragio imminente, tuttavia sapevi darmi conforto ogni sera portandomi i tuoi articoli. Erano di cultura e di colore, non ti piacevano quelli di politica ed erano sempre sintetici, non striminziti. Mi dicevi: ” allungali tu”, assicurandomi un privilegio mai consentito a nessuno, atto di fiducia e direi di amore. Mi sorprendevi quando arrivavi in redazione con cravatte sgargianti e pantaloni colorati, abbigliamento stravagante alla pari dei tuoi capelli che non invidiavo seppur io fossi affetto da una spudorata calvizie. Ci univa pure la nicotina, ma il tuo fumare era uno strazio per le sigarette che sottoponevi a viaggi improbabili tra le labbra. Sono ricordi bellissimi quelli che mi hai regalato e che mi accompagneranno in ciò che resta del mio viaggio terreno. Vedi, caro Mario, io non credo nell’Aldilà, ma se dovesse esistere un cantuccio per giornalisti io verrò a trovarti. Perché tu mi hai fatto sentire tale. Addio, amico libero e sorridente!

One thought on “CIAO, MARIO CAUTELA UOMO LIBERO E SORRIDENTE

  • Bellissimo ricordo di ” un uomo vero”

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